TRANSLATE in your language

mercoledì 30 aprile 2014

Il viaggio - di Marco Musso

Il viaggio iniziò
mano nella mano
sguardo nello sguardo.
Come fiume in piena si propagò
come flusso che di sangue invade le vene
come impulso del pittore
intrepido come funambolo tra spazi e pieghe,
tra colore e ombre,
tra le sfumature indefinite del cuore.
Il viaggio iniziò
quando il tempo cavalcato si fermò
quando il respiro in sospiro si sfumò
quando la vita in battito galoppò.
Ci sarà mai un inizio dalla fine,
il ritrovato coraggio dalla paura,
il sogno alle porte del terrore,
quando come bimbi ci opponiamo al buio,
all'abbandono pieno quando dimentichiamo il reale
per ritrovarci in solletico sotto le dita
quando la passione irrompe nel silenzio
suonando la nostra ode.
Passo dopo passo
iniziò il viaggio,
battito dopo battito
come piedi sprofondati nel calore del deserto
come fissare in avvolgente materia
immagini e dolore,
gioia e colore,
come poeti che muoiono al punto
per rinascere in nuovi versi,
in cantate melodie possedute dalla gente,
da questo fiume di cuori che proiettano nell'ideale
le nostre sofferte e donate emozioni,
parole che ci strappiamo dal cuore,
immagini di noi dipinte in proiezione
come film sull'apparenza dell'ignoto.
Io ci sarò,
come vento al sole
come gioia nel dolore
come linee che in visi ti sorridono
come intrecciate primavere
che al mattino bussano alla porta
sbocciando in raggio alla finestra,
come aria di festa
che da una vita e per la vita
ti possiederá.

Marco Musso - Milano 30 aprile 2014 09.24 a.m.

https://www.facebook.com/notes/marco-musso/il-viaggio-di-marco-musso/10152426195480522

mercoledì 9 aprile 2014

L'Emozione - di Marco Musso

L'emozione sussurra alla vita,
la forza,
la scelta,
il tempo,
la continua dipartita.
L'emozione si sente fra le frasche del bosco,
quando un vento irriverente
svela il trucco e la sua impalpabile presenza.
L'emozione non è uno scrigno,
un segno,
un ristretto, ottuso contenitore.
L'emozione vive tra le vissute parole.
L'emozione non si fa possedere,
come femminile visione vuol farsi conquistare,
nel tango del cuore tra forza e timore,
con avanzate e ritorni,
come sfiorate ondate di spuma,
con delicate carezze che di brezza parlano al cuore
e nel calore smuovono a commozione.
L'emozione non ha un solo linguaggio,
un modo,
concedetemi sarebbe volgare
nell'imporsi in dittatura con una sola via.
L'emozione è pensiero superiore,
vive nella vita e risorge dalla morte.
L'emozione non è lineare,
una strada volta alla meta,
è un intenso intonso canovaccio
pronto nello sforzo a divenire sudario,
un stretta via, una mareggiata
e tra i caruggi del cuore
l'emozione e' pronta a divenire tra le note poesia.
L'emozione non è fragilità in commozione,
la debolezza del vivere,
ma la nostra natura in forza e forma
di raccontarci come esseri umani.
L'emozione non è l'inizio e la fine
ma il viaggio come stella cometa.

Marco Musso - Milano 09 aprile 2014 10.20 a.m.

https://www.facebook.com/notes/marco-musso/lemozione-di-marco-musso/10152378332240522

mercoledì 2 aprile 2014

Il nodo della relazione - di Marco Musso

Stringe come fune
un contatto in relazione,
ogni volta che due sguardi
come punti distanti,
come stelle di infinite costellazioni,
divengono in contatto
filo conduttore
di una comune connessione.
Stringono come necessità di vita
il tempo e l'amore,
la voglia e la passione,
la forza e la follia,
la rabbia e la malinconia.
Ogni corpo che liberamente apre il proprio essere,
ogni mente che rivela la condivisa profondità
senza il timore di svelare ogni debolezza in sfumatura,
senza la foga di costruire una apparente certezza,
vive una relazione,
come chiave che di mandata in mandata
serra come nota di violino
l'inizio di una nuova opera del destino.
Ogni animo in relazione
dona e prende,
tira e molla,
piega e raddrizza
il canovaccio dell'amore,
nel diffondersi come inchiostro su un intonso spazio
della vita e dell'amore.
Ogni relazione
è conduttore di pensieri e parole,
silenzi e dissensi,
sussulti e pretesti.
Ogni animo cerca la propria riflessione
per completare un'immagine
nella completezza della congiunzione.
Non esiste relazione
che non sottenda un nodo di contatto,
una stretta di avvolgente condizione.
Ogni nodo stringe il senso di una coppia,
come formula matematica
che in moltiplicazione
accarezza lo scambio libero del fattore.
Ogni inzio ha la sua fine
quando il nodo di una relazione,
da sicura di una costante presenza,
diviene senso della relazione stessa,
come costrizione dell'aria e dello spazio circostante,
come limitazione del proprio essere per non sottrarre,
come invidia del mutuo crescere,
come stretta fra un sentiero che come fiume
in libertà accoglie il sereno flusso
e in costrizione esonda per mancanza di un proprio spazio.
Ogni relazione ha un suo nodo
come fulcro dello scambio,
come centro del senso stesso dell'amore,
come magica formula che in amore amplifica
e in odio dissolve.
Ogni relazione nasce libera di essere ali di farfalla,
come stella cometa che illumina la sera
quando avvolta dal reciproco desiderio
propaga la propria essenza
amplificando il proprio essere nel sogno.
Tutto nasce e giunge qui
al punto del discorso,
al nodo della relazione,
alla forza di un legame che per ogni coppia
è abbraccio che amplifica la forza
o stretta che soffoca l'evoluzione.

Marco Musso - Milano 02 Aprile 2014 02.06 a.m.

martedì 1 aprile 2014

Andando, Amando, Vivendo - di Marco Musso

Gocce come frecce
incidono l'aria,
questo cielo intenso
di anime ed ombre
che nel sospiro solleva la sera,
in fantasia disegna il vapore,
nel pianto trafitto di luce il colore,
in questo cesto di aurore
avvolte al gesto per tinteggiare d'infinito l'atmosfera.
Passo dopo passo
si possiede un cammino,
una strada, una via,
l'incontro, il verso,
il contatto e la mia direzione.
Segni del tempo,
segni d'emozione,
come solchi che di vissuto
piovono al mondo
colmando il reale di creduto e di posseduta emozione.
Anima mia,
come seta che dal calor si muove
flettendosi come corpi uniti all'aria,
come steli al sospiro d'essenza della danza,
in quest'avvolgersi d'emozioni,
di pensieri s'adombra,
di stridenti convulse sensazioni si colma.
Cielo,
come perenne irraggiungibile irrazionalità,
avvolgi di terso calore un percuotersi di condizioni,
come destino d'estensione,
come desiderio di evoluzione,
come la mia mano che sfiora la tua,
nell'infrangersi di una lacrima a benedire il contatto,
come il mio sguardo che cerca il tuo,
come l'essere senza avere,
come il cerchio e come il bicchiere,
colmi in perferia nel contatto
tra corpo e labbra,
tra senso e rabbia,
nel desiderio di arco che estendendosi
batte il tempo dell'amore,
come note che dal cuore stridono la vita alla ricerca della reazione,
di quella pulsazione che invade petto e vene
in un'esondazione d'amore che porta il cuore a battere
come pentagramma di un folle autore
fino all'apice del percepire,
fino al limite del vivere,
fino al punto in cui non siamo più corpi ma un solo noi.
Musica che di magia possiedi la chiave del mondo
schiudi le paure e dimenati fra note e fluttuanti parole,
come poeta che nasconde le fragilità fra altosonanti versi di libertà
che stringono il petto d'emozione,
come ballerini che nel contorcersi della vita
corteggiano il destino e spingono ogni disperso amante intorno al focolare,
come universi infiniti alla ricerca della luce,
della congiunzione di particelle unite prima dell'esplosione,
come chi corteggia la pulsazione per urlare nella dolcezza dell'amore.
Vola l'emozione
come mattini bagnati di calore,
come tempesta che invade il mare,
come terrore che frusta di luce il reale,
come vibrazioni di corpi che compenetrano le passioni
divenendo poli d'attrazione di elettriche condizioni.
Genuflettendosi la musica china il capo,
di nobiltà accoglie il plauso del neofita amatore
che irrorato di vita
sgrana gli occhi innanzi a cotanta meraviglia,
come bimba che di 4 anni dalla musica è rapita,
come un crescendo di vibrazioni che ti fanno sbattere l'amore
su ogni corpo a produrre musica ed emozione,
come luce che tra sogni ed energia diviene coperta di costellazioni,
come lucciole raccolte a dipingere la paura del buio con la profondità delle emozioni,
come la forza che nelle note diviene mareggiata di vitale ardore,
come puledro lanciato verso l'ignoto
che tra turbini di trascinante goliardia
respira la vita
tra armonia e passione,
in una convulsa lotta verso l'apice dell'amore.

Marco Musso - Milano 01 Aprile 2014 02.27 a.m.

Poesia nata dalle sensazioni raccolte alla visione ed ascolto dell'emozionante opera "Andando, Vivendo" diretta da Charly Cartisano ed interpretata con magnifica energia e fluttuante melodia da Saule Kilate, come umile omaggio e come ringraziamento per aver saputo raccogliere nel contenitore del tempo la forza della musica e di tutte le emozioni umane.

https://www.facebook.com/SAULE.KILAITE.VIOLIN

https://www.facebook.com/events/261126730731741/