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martedì 31 dicembre 2013

L'inizio dalla fine - di Marco Musso

Scorre come il tempo, come voci che aggrappate al proprio essere colorano il flusso del divenire. 
Scorre il tempo, come l'esistenza che pregna di noi, colora le insenature e gli ostacoli in evoluzione, evidenziando nella forza del proprio essere l'impronta della sua natura.
Scorre questa vita fra le dita, come evoluzione di un discorso tessuto fra contrarie parole, nelle pieghe che estrudono la volontà di ergersi sopra la banalità per avvicinarsi al calore della libertà in quel guizzo che illumina giornate uggiose e serate disperse. Io resterò racchiuso fra le mie parole, come sognatore che per non morire vive sulle riflessioni di consunte vittorie, sulle lacrime disperse che da lontano ormai lasciano solo dissolti colori su parole incise sul foglio che nel vuoto del foglio non vogliono svanire. Io cavalcherò ogni mia fragilità nella lotta quotidiana del pensiero, nello scambio in dono del cuore che nel consumarsi rilascia quel calore che ti scalda alla sera, motore di una continua evoluzione come la primavera, generatore di quella forza buona capace di costruire sulle macerie dell'essere per poter divenire. Ascolta il tuo cuore nel prossimo battito e non nel consunto passato, ascolta la vita che guarda avanti come romantico sole all'inseguimento del suo sogno riflesso che in luna d'aurora dipinge l'universo. Marco Musso - Milano  31 dicembre 2013 00.38

mercoledì 18 dicembre 2013

Un giorno - di Marco Musso


Scende ogni giorno la sera,
un velo a coprire le realtà,
a scoprire le fragilità del cuore.
Ogni sera li ad aspettare,
come ombra per ritagliare la sua luce,
come nota per risplendere in sinfonia il suo essere.
Ogni sera qui,
a domandarsi,
a corrugarsi,
non per età ma per passione,
come inutile uomo che sa edificare
ma che non possiede la forza di asciugare le lacrime.
Qui ogni sera a mettere insieme come fitto mosaico
i cocci di una vita che ti parla e vuole risposte,
che ad ogni passo ne misura il peso e la volontà,
qui come essere sensibile
che si sente morire quando sfiora la tristezza,
quando non ha più parole che colmino profondi crepacci,
come il sognatore che colmato di illusioni si perde davanti ad un tramonto,
come la vita che non ha un domani,
come queste parole che di pensieri diventano puledri impazziti
lanciati verso un domani senza certezze,
come una cavalcata sulle nuvole per ritrovarsi al punto di partenza,
come l'impotenza di non riuscire a mutare le cose.
Ogni sera l'uomo si perde,
nelle gioie e in profondità nel dolore,
nella speranza di raccogliere l'ultima lacrima come pozione per volare,
come un nuovo anno che battezza la reale vita,
quella che non ha tempo e non ha vita.

Marco Musso - Milano, 18 dicembre 2013 20.42

rEsistenza - di Marco Musso

Esiste un punto,
una linea di confine,
dove l'essere umano si crogiola ogni sera fino al mattino.
Esiste un limite,
l'equatore,
una linea che definisca le forze e le paure,
che contenga isolando
le tempeste e le aurore.
Una linea che contiene il tutto ed il niente,
lo spazio per fragellare ogni consapevolezza
tra l'idea del reale e il sogno dell'ideale.
C'è un percorso,
una forza mancata,
la necessità di poter stringere quello che nel cuore,
ad ogni tempesta,
diventa ologrammo e non l'appartenenza.
C'è un tempo andato, consumato,
un tempo che ci sorregge e ci incammina verso il futuro,
un tappeto colorato scritto solo da noi,
cucito in arte con le nostre fragilità.
Esiste un filo di tela che ti imbriglia e non cela,
un filo che vedi apparire in sorpresa come riflesso di luce,
come linea di seta,
come il cammino che sottende quel che sai di avere ma che non puoi afferrare,
quello che raccogli come cocci dal mondo e che insieme compone il mosaico della vita.
Non esiste un domani già scritto,
un futuro che in dna ti appartiene e ti possiede.
Esiste solo un arduo cammino
dove scegliere come spendere le energie concesse,
dove tessere i sogni tra ideale e reale,
una tela che di vita è ancora da impregnare.
Tra stanchezza e poesia
chino il capo alla vita ed all'utopia,
lascio che le forze vengano meno
tramutando le mie paure nelle energie che di sognati scenari
mi guideranno nella scelta migliore,
la in equilibrio su quella linea d'orizzonte
dove di paura e di emozione
ogni uomo è pronto a morire per rivivere.

Marco Musso - Milano 18 dicembre 2013 00.59

martedì 5 novembre 2013

La passione - di Marco Musso

La passione è quel fiume in piena di sensazioni
che non ti lascia mai tranquillo,
ti afferra e ti trascina
sopra le paure e le emozioni
fino a farti esplodere il cuore in fantasia e poesia,
fino a che all'apice della sua narrazione
ti condurrà in profondità nell'intimità umana
a generare un uomo nuovo.

mercoledì 30 ottobre 2013

Non mi toccare - di Marco Musso

Non mi toccare,
non mi toccare,
ogni volta che piange il cuore
non mi toccare,
non mi toccare,
ogni volta che il capo chino
si lancia in volo verso il destino.
Non mi toccare,
non mi toccare,
quando la lama fende le parole
ogni volta che il sogno crolla come un ideale,
ogni volta che all'orizzonte non c'è sole
ma solo male.
Lascia che ogni nota componga la propria canzone,
ogni volta che il cuore trema per passione o per dolore,
lascia che in un passo si compia il cammino di chi guarda avanti fiero,
certo del proprio destino.
Vola al di sopra di dubbi e vuote parole,
come un aquilone orientato verso il sole,
come un cuore nuovo
perso fra le persone.
Non mi toccare,
non mi toccare,
come il sole con la luna
che illumina di riflesso ogni oscura notte
rivestendola di una favola più reale del vero.

Marco Musso - Milano - 30 ottobre 2013 10.39 a.m.

mercoledì 23 ottobre 2013

Solo io - di Marco Musso

Penso
che se riuscissi a volare
dominando sempre le mie paure,
i problemi e le difficoltà,
non riuscirei in fondo poi più a volare,
non ci sarebbe occasione per cambiare,
migliorare,
divenire come ardito volatile
che senza riflettere si lancia nel vuoto
per sopravvivere.
Penso che non sono
ogni volta che indosso
gli abiti sconosciuti di un viso noto,
scappando dai difetti
che nell'errore
descrivono l'unicità del mio essere
nei voli che pindaricamente il mio animo
mi porta a compiere.
Penso che sarò
come instancabile scalatore,
ricercatore nella fatica della sua meta,
sognatore e fortunato conquistatore
della gioia di averla vissuta
come vittoria e non consuetudine dovuta.
Io penso che sull'acqua
non camminerò,
non moltiplicherò quello che le persone
mai potranno ottenere con l'onesta fatica del credere,
come pegno e dono di quell'eternità
che porta il segno della vita e dell'amore.
Io sono così,
piega fra distesi fogli bianchi
a disegnare il mio naturale essere
estrudendo il sogno in passione.

Marco Musso - Milano 23 ottobre 2013 19.33

La vita in un istante - di Marco Musso


La vita
è beffarda e gentile al tempo stesso.
Ti accompagna
come onda di emotività.
Ti prende in vaggito per mano
in accoglienza ti afferra
e ti lancia in un arcobaleno di sogni,
di libertà,
di lungimirante fantasia.
In adolescenza ti scrolla,
ti spinge all'esplosione,
alla passioni che in implosione ti guida
dal tuo animo ad un'altra persona,
alla magia della vita stessa che in un sospiro
di sorpresa ti sfonda il cuore
e ti irradia il corpo di sole.
La vita ti parla,
ti stuzzica,
ma in maturità non viene accolta,
ascoltata,
viene abbandonata e alienata come inutile suppellettile
in baratto con l'oggettività.
La vita è così forte,
così gentile e così infinita
che mentre consumi il tuo tempo
ti riconquista
e all'arrivo del viaggio del tuo tempo,
ti accoglie fra le braccia della fantasia e del sogno,
in quel luogo dove di cuore ti abbandoni
per tornare come bimbo a volare.

Naturale potenza - di Marco Musso

Pregna la vita lenta s'infonde,
come acquarello a delineare di fantasia
la natura ed i contorni.
Scende come fiume,
come insieme di emozioni,
come una mano freme per celare le sensazioni.
S'innalza la forza che di un cuore si fa traino,
come ogni ricordo che si imprime in indelebile sigillo sull'anima.
Vola come seta un tessuto di parole,
come prosa che l'uomo indossa per onorare la vita.
Siamo nuclei di pulsazioni,
un concentrato di paure e curiosità
che in altalena ci pongono sopra la quotidiana realtà.

Marco Musso
23 0ttobre 2013 - 00:22

mercoledì 16 ottobre 2013

Tra terra e cielo - di Marco Musso

Suonerà una canzone
nella timidezza di note leggere
che inseguiranno l'emozione,
quell'onda che di calore ti gela sulla pelle
una coperta di brividi e parole,
un manto d'aurora a coprire i lividi
e a renderti ogni giorno migliore.
Volerai,
come idee libere di vibrare
nel vuoto della loro potenza,
come funi lanciate nel mare per valicare ogni confine, ogni apparenza,
ogni equilibrio che donava un fremito al cuore,
ogni passo che ti elevava in soffio al cielo.
Ti chiederai amore
cosa ti sorregge ogni sera
quando la notte morde ogni certezza
per destarti in coscienza
a lanciarti in questo immenso cielo tessuto di stelle,
dipinto dei nostri sogni che tingeranno il sereno,
come gocce di lacrime che raccolte in un fiume in piena
ti afferreranno elevandoti sul trono
del destino e dell'amore.
Ogni sera a scrivere,
ogni notte a vivere,
come lucciole che di natura colmano l'universo
e si rivelano nell'oscurità come comete a stimolare la fantasia,
a scuotere l'animo di vibrazioni al galoppo
come questo cuore al sol tuo pensiero.
Ti chiederanno chi sarai,
chi sarò,
dove andremo,
quando e perché saremo.
Ti domanderai quali note suonerai,
quali odi leggerai.
Ti domanderai a quali e a quanti perché trovare una risposta,
quanti dubbi, quante arrese,
ti domanderai perché ogni giorno si fa irrimediabilmente sera,
ritrovandoti d'emozione sudata e commossa
dalla stessa vita che ci ha messo in cammino,
al galoppo sopra le incertezze e le paure,
come respiro che intrepido si fa corto per lasciar spazio al tuo sospiro,
come un treno di parole e ricordi che viaggeranno più della stessa realtà
divenendo il dono di ogni cielo.
Li io sarò, tu sarai,
come nota che sul pentagramma si amplifica in commozione
ogni volta che al suo apice sfiora il tuo nome.
Io sarò li ad ogni timore,
ad ogni passo flebile che ti rende umana e speciale come la rugiada
che di nostalgia ti coglie donandoti in sorpresa la tua natura,
quello specchio che d'implosione diviene goccia e pioggia,
l'eternità nella riflessione della vibrazione,
come ogni mio pensiero accolto nel tuo cielo.
Ti chiederai cos'è la vita, l'amore,
se ogni sfida sia un passo verso l'unione,
ogni sfogo amplificazione del mio amore,
ti chiederai dove andrai, per quanto sarai.
Io sarò finché tu sarai.
Noi saremo costellazione di sogni e pulsazioni,
l'invidia di infiniti sognatori, di ciechi spettatori
all'inseguimento della vita e dall'amore finché regge il cielo,
finché in un sussulto sulla linea dell'amore e della vita
capiranno che il sogno era il nostro amore
e la vita il tuo nome.

Marco Musso - Milano 16 ottobre 2013 19.49

 https://www.facebook.com/notes/marco-musso/tra-terra-e-cielo-di-marco-musso/10151986548490522

Controluce - di Marco Musso

Schiusi la speranza,
lo sguardo che di luce irradiando l'oscurità
come sole intagliò la paura sugellando il contatto e l'aurora,
la mano che in sicurezza si posò
a proseguire un battito,
la copiosa danza di ogni passo,
come lacrime che percuotendo ogni superficie
in molteplicità divennero musicalmente nella pulsazione
l'ode alla vita.
Luce si diffuse fra le ombre con fendente ardore
nello scambio che di mano in mano disegnò il profilo.
Sguardo nello sguardo,
come aurora unì ogni pensiero,
ogni parola distrattamente dispersa,
ogni occasione mancata o abbandonata
nel timore che allontanò l'uomo dal suo animo,
dal profondo dove nasce la coscienza.
Smarrito sui suoi passi,
timoroso di perdere quel che era noto,
si crogiolò come carnefice e vittima
del tempo consumato
al correre fugace del suo destino.
 Stretto
come pugno che gelosamente custodisce
la fertilità di ogni Umanità
l'animo sbocciò in maturazione,
a completare quella stretta che non faceva più paura,
l'equilibrio su ogni fragilità umana
che in fune diveniva
conduttore di speranza e di cammino,
filo che tesseva il mio coraggio,
atmosfera che spronava l'avanzata,
come sognatore che cavalca ogni sua emozione,
quel flebile calore che unisce le persone,
che ci rende giorno dopo giorno esseri migliori.
Nacque qui l'ardito pensiero,
quel colore come vessillo ad impregnare l'apparente vuoto
quel che la fantasia di verità sa colorare,
frasi di afone ed impalpabili lettere
che di pigmento ora sanno urlare,
richiamare l'attenzione di ogni corpo all'evoluzione,
a quest'ondata di sentimenti
che di carattere possiedono la vita
ed ogni sua rivoluzione.
Ogni corpo,
ogni pensiero,
ogni animo,
ogni credo
nacque in libertà dall'emozione,
in equilibrio fra le parole,
disegnandosi in fantasia
dentro i sogni pregni d'utopia.
Non puoi fermare,
non devi arrestare,
soffocare,
abbandonare ed ignorare
quel che da sempre ha mosso ogni generazione
divenendo un conduttore di vitalità
dall'infanzia alle persone.
Non rubare il loro tempo,
le loro libere evoluzioni,
i loro sogni sono la verità
di quel che da adulto chiami realtà.
Non rubare il tempo ed il domani,
non rubare i sogni al loro futuro.

Marco Musso - Milano, 16 ottobre 2013 02.03 a.m.

giovedì 3 ottobre 2013

Credere - di Marco Musso

Credi a tutto quello che ti emoziona,
ti scatena in fantasia,
ti possiede e ti proietta verso un domani.
Potranno cambiare percorsi e strade,
deviazioni e virate,
ma il tuo navigare sarà sempre e costantemente
col vento in poppa, verso quel l'isola che in te c'è.

Marco Musso

Milano, 02 ottobre 2013 14.22

Corri - di Marco Musso

Corri contro vento come le stagioni,
corri senza sosta verso le tue illusioni,
sfida il tempo, il senso,
il peso ogni piccolo timore,
come fosse il verso,
la gravità di ogni direzione.
Corri e non fermare il libero pensiero
ora che da terra il distacco è più di un metro.

Marco Musso

03 ottobre 2013 09.37 a.m.

Sogna, ragazzo sogna - di Marco Musso

Sogna ragazzo,
sogna ogni volta che vuoi, ogni volta che il tuo cuore in sussulto parla al futuro.
Sogna, ragazzo sogna, come l'aurora che in presenza dipinge il nuovo giorno.
Non temere di sognare, di gioire, di urlare,
non temere la sua forza che di fantasia s'adorna.
Sogna quando e come puoi, come cavaliere lanciato verso l'avvenire,
come pescatore in cerca del mancante,
come navigatore libero nel turbine delle emozioni,
come il surreale che sfiorato trasformi in realtà,
in tutte quelle idee diverse che muteranno la quotidianità.

Marco Musso

Milano, 03/10/13 09.55 a.m.

Dal Mare - di Marco Musso


Arrivammo dal mare,
come onda che lenta si propaga
a condurre la forza e la speranza.
Arrivammo come fanno gli eroi,
martiri per vocazione,
per speranza o condizione.
Arrivammo in un giorno di sole,
come se la meta fosse l'inizio per noi di una nuova era,
come se il passato fosse in un sorriso, in un fiato strozzato,
per sempre cancellato.
Arrivammo senza fare rumore,
come le onde che delicatamente nel frusciare
cantano sulla battigia la loro canzone,
quella voce che di forza raccoglie la disperazione
tramutandola nella brezza che conduce a commozione.
Arrivammo come ritaglio del sole,
quel calore che dal nulla si affaccia alla vita
per donare a chi parte e a chi arriva una nuova occasione.
Arrivammo li dove iniziava la vita,
la possibilità di riscatto,
di scambio, di nuova cultura,
li dove ad attenderci c'era un futuro,
in un sussulto di sorpresa il nostro destino.
Arrivammo in punta di piedi
perché noi non eravamo invasori ma naufraghi,
di patria, di identità,
in fuga dal nulla per dignità.
Arrivammo li al confine del mare,
dove per sempre la nostalgia ululerà alla vita,
allo sguardo che all'orizzonte si smarrirà
in un battere di cuore alla flebile luce lunare
che raccoglie in stelle i sogni del mondo,
li dove cercavamo l'umanità ma ci accolse la morte.
Arrivammo come le onde del mare
per fermare l'odio e la fame,
la cieca violenza dell'umano interesse,
per firmare la nostra petizione,
la raccolta di sogni e speranze
che nel futuro racconteranno quali guerre affrontare,
quali anime da salvare,
quali vite da raccogliere in pugno
per divenire dignità di vita
e non manciata di sabbia.

Dedicato a tutti i naufraghi di vita e stato, per tutti coloro che cavalcheranno la speranza per un mondo nuovo.

Marco Musso - Milano 03 ottobre 2013 11.55 a.m

https://www.facebook.com/notes/marco-musso/dal-mare-di-marco-musso/10151960289510522

mercoledì 2 ottobre 2013

I nonni - di Marco Musso

I nonni sono quel filo flebile
che in sicurezza ti conducono dal passato al futuro
con un'ondata di serenità.
I nonni sono la culla e la storia,
la novella della vita e la gioia
che si scava nel sorriso e nel pianto
divenendo percorso da seguire col dito
per commuoversi nella piena e sincera generosità.
Ogni lacrima donata
si fa fiume di emozioni nel canale del cuore,
nel tremore donato dal calore di quelle mani tremanti
che sanno afferrare, accarezzare,
condurre lo sguardo al sole nell'umiltà del cuore.
Nonni come gioia, nonni come gloria,
nonni come la profondità di quel che siamo e saremo
nell'evoluzione dei giorni,
in quella danza frenetica e ripetitiva che è la vita.
Nonni come confini, come abbraccio,
come petto su cui piangere e sfogare ogni dolore,
nonni come esperienza e comprensione,
come contenitore di questa generazione.
Nonni come gioia e malinconia,
nonni come vorrei avervi di nuovo qui.

Marco Musso - 02 ottobre 2013

lunedì 30 settembre 2013

Cos'è la felicità - di Marco Musso

Ogni essere umano cerca in fuga la felicità,
quel filo di seta che tesse la tela,
così sottile che non lo puoi afferrare, possedere,
ma solo gustare,
seguire come linea tra la razionalità e la follia
in quella culla di civiltà dove l'arroganza non ha colori,
dove ogni conquista non è materiale,
dove ogni sforzo è potenza surreale.
La felicità è una manciata di briciole
che alimenta la vita ed il futuro del più debole di te,
è quella lacrima che cadendo collega il tuo sguardo al cuore
dandoti la percezione della vita,
dell'unico bene non effimero che colma in un istante la tua vita intera
issandoti sul treno dell'emozione.
La felicità è il niente,
quello spazio che di energia e ricordi puoi colmare,
la tua possibilità domani di essere migliore.

Marco Musso

La vita in pugno - di Marco Musso

Arrivarono i cavalieri,
al galoppo dei loro ideali conquistarono l'avvenire,
cavalcando sui riflessi dipinti
da un'alba che mozzando il fiato donava l'amore,
sfoderarono la forza di un cuore
che in pulsazioni tuonò nel vuoto del reale
ed in un ghigno di soddisfazione ed emozione
donarono la commozione che mano nella mano
 si stringeva ad onorare la vita. 

Marco Musso

Se ti chiedi perchè - di Marco Musso

Se ti chiedi perchè

Se ti chiedi perché non esista una logica all'evolversi del tempo, un'assoluzione per ogni tormento, un motivo per la nascita e uno per la morte, una possibilità di scelta a questa condizione, guarda la luna, in fuga perenne dal sole per poter riflettere il suo potere, guarda il cemento che dalla sua immobilità sboccia fra le crepe un nuovo fiore, guarda il deteriorarsi di materia che concima la terra, guarda il fiume che in consequenzialità trascina a valle detriti che diventeranno nutrimento, bolle che in aria si disegneranno in nuvole, e in fondo in fondo guarda questo dolore che nel bruciare in fondo al cuore genera una nuova emozione.

mercoledì 24 luglio 2013

Nella purezza del sole - di Marco Musso


Volano sospinte dal vento
le parole che dal cuore in fiamma danzano
di calore alla luce della tua purezza,
nell'essere energia e turbine di sensazioni,
emozioni che si strozzano in gola come le parole,
come tutti i pensieri che si inibiscono in tuo onore,
genuflettendosi alla tua magnificenza,
alla capacità di essere punto luminoso nella notte,
alla semplicità di essere la più vera delle emozioni,
la preziosità della vita,
la forza che fa correre il mio cuore.
Mai mi sono smarrito come ora nel tuo sguardo,
in questi anni che di irripetibili battiti si sono cadenzati,
in questi istanti che costituiscono il film della mia vita,
di questa vibrazione che in tua presenza mai svanirà,
nella tua purezza cristallina che riporta in vita ogni emozione,
ogni prosa smarrita che in te trova il suo valore.
Io sarò solo se tu sarai,
io respirerò solo se tu mi donerai lo sguardo,
io vivrò perchè ti amo,
perchè sono il prolungamento delle tue parole,
sono l'ombra che dona importanza alla tua luce,
sono il profilo di quel viaggio che ad ogni tuo sospiro diventa infinito.
Io ti sarò accanto come i sogni
che posseggono le persone che si amano davvero,
capaci in fantasia di ritagliarsi un mondo di brividi e colori,
come le pulsazioni che galoppano insieme al vero amore,
a quella congiunzione di calore che muove il mondo a maturazione.
Nel timore dei miei errori e dei miei vuoti
lascio parlare il mio cuore,
quell'orchestra che modula come la tua voce
il frutto dell'armonia e della passione,
in ogni nota che descrive la tua persona
ed in me diventa sinfonia di vita.
Io ti aspetterò al crepuscolo per donarti l'oscurità come tela,
per essere intagliata dalla riflessione della tua immensità,
come i sogni che si rivelano in libertà,
come amanti che si rincorrono nei vuoti dell'infinito
per divenire comete di vitalità e speranza,
come l'esplosione di tutte quelle parole che in timidezza mai ti dirò
e che nascono come te all'alba
per donare a me e al mondo
il più puro ed immenso amore.
Amami per quel che sono,
in questa vita in equilibrio tra passione e follia,
amami perchè sono parte di te,
sono l'eco del tuo battito per l'eternità.Io sono solo un uomo,
semplice nel suo agire,
fragile come cristallo che di trasparenza racconta del mio essere,
sono quel filo sottile che si staglia all'orizzonte
per accoglierti in umiltà
nel calore dei colori come sole.

Marco Musso - Milano 24 luglio 2013 02.28 a.m.
Dedicata a Francesco durante l'evento "La notte magica dell'Emozione"




https://www.facebook.com/notes/marco-musso/nella-purezza-del-sole-di-marco-musso/10151808201470522

Cercando in noi - di Marco Musso

Il sole risveglia una nuova mattina,
la nostra strada in salita,
i bivi e le dipartite
come scuse per non farsi più male,
come opportunità per essere noi stessi
in quell'istante concesso dalla vita,
dalla forza e dall'amore,
dalla luce che avvolge il tuo viso
come segno del mio destino,
come forza che scalda i miei spazi vuoti
lasciati li per te e per me,
in quello scrigno dove saremo solo noi,
in queste pagine scritte per noi,
pregne di noi,
all'infinito cercando di noi.
In questa fuga dalle relazioni
saremo gli avventurieri dell'amore,
al galoppo nella luce e lontano dalle condizioni,
per essere come gabbiani in volo,
certi nel vuoto e non della meta,
tutti in fila per battere all'unisono
la nostra unicità di splendere più del sole,
nell'infinito calore di questo cuore.
Sorge come il tuo sorriso
il sole in questo mio mattino
dove la tua anima abbandona il suo corpo
e si corica accanto al mio,
dove la realtà è solo consuetudine,
dove il mio respiro si spezza per fare spazio al tuo,
qui in questo palmo, su queste labbra dove è meraviglioso morire,
smarrire i sensi per iniziare il nuovo viaggio,
il nostro,
fatto di anime ed eroi,
fatto di pulsazioni silenti,
fatto di questa energia che il tuo profilo mi dona,
come la mia passione che si infrage sulle gote tue
come spuma di onda libera che ritrova la tua forza
deflagrando in gocce di sudore e passione,
colorate di iride ed emozione,
musicalmente dipinte di questo silenzio
che pensando a te io chiamo amore.
Sarò barca di carta,
lanciata sul mare,
in quel viaggio dove solo tu saprai poi cogliermi e trasportare,
nelle sfumature che la luce intaglia nell'ombra,
dove non serviranno parole per comprendersi,
dove ogni nostro spasmo
donerà al mondo un sussulto di inconsapevole gioia,
io sarò per te faro,
luce diffusa ad indicare la nostra direzione,
io resterò ogni giorno come sguardo incollato al vetro,
come molteplicità di gocce che di temporale,
scorrendo la superficie,
in ludicità trovano la propria direzione
battendo sul vetro per richiamare dolcemente l'attenzione.
Io sarò alba e tramonto,
quello spazio che non sarà di nessun altro,
accompagnato nella vita dalla vita che in te di luce splende
nella profondità degli occhi che a me si donano
come l'eternità del tuo sorriso e di quel battito
che da sempre e per sempre
sarà la nostra casa,
la volontà di ritrovarsi in ogni luogo
dove il cuore è sorpreso della vibrazione del noi
e dove nessuno che ti starà accanto
potrà sentire la nostra unicità.
Io sarò te e tu sarai me
ogni volta che in vita
il cuore vibrerà.

Marco Musso - Milano, 23 luglio 2013 23.51

Dedicata a Giacomo durante la "Notte magica dell'Emozione"

Dal cuore - di Marco Musso

Vi auguro che la poesia e l'amore vi accompagnino nella vita,
spero possiate stare un giorno bene insieme,
l'uno accanto all'altra,
godendo di quel dono che avete già,
la capacità e possibilità di possedervi come anime
perchè il corpo è un semplice contenitore di tempo e condizioni
mentre l'anima è come il calore e la luce,
essenza pura e libera di volare.

Marco Musso
24 luglio 2013 00.07

La nota Gaudente - di Marco Musso

Quando scrivo poesie volo tra le righe,
tuffandomi nelle sfumature di tutti i colori.
Mi sento di colpo un bambino libero di volare col suo aquilone,
capace per un istante di staccare i piedi dal suolo
per liberare dalla zavorra del mio corpo
la mia anima gaudente. 

Marco Musso

24 luglio 2013 01.30 a.m.

Una valigia di emozioni - di Marco Musso

Corre come note,
nel contrasto tra il bianco ed il nero,
la mia mano sopra ogni tasto,
nella fuga folle dal domani,
nella cieca corsa a disegnare ogni ricordo,
ogni foto che si stampa sulla pelle in vibrazione,
come brivido che dal cuore urla la propria natura nella relazione,
nella piena condivisione di ogni contatto e sensazione.
Fiato corto strozza il tempo che avvolge la realtà,
come ogni cosa preziosa stretta a se,
come questa borsa che in rigidità diviene
valigia per contenere.
Corre questa vita
facendo in riflessione capolino
a ricordare il passaggio verso il domani
volato via come aquilone,
nell'ironia delle parole e delle persone.
Tra scogli di irreale solidità si contiene la vita mia,
nel ticchettio che di eleganza e non di lancetta ricorda
il trascorso fuggitivo di una postura proiettata verso la luna,
verso i sogni che si dipingono in punti su questo cielo
che di sorpresa esplode in costellazione
per allietare questo ansimante mio cuore.
Come equilibrista sul filo teso della mia vita
penso al suo sguardo,
penso ai miei timori,
penso a quello che vorrei essere per lui,
penso a quello che lui vorrebbe vedere in me,
penso ad un inclemente specchio che rimanda la contrarietà del mio essere,
quelle sfumature di contenuta incisività che non mi appartengono,
come rime che stridono nell'eleganza dei miei profili,
dolci come colline nei miei aforismi.
Ribelle come puledro scatto
da quel pacco che non contiene me,
da quella cieca opulenza che di signora non fa l'anima ma l'apparenza.
Beverello è la mia meta,
come Caronte pronto ad afferrare la mia anima
che di cotanta fuga
si colma di battiti ed apnea.
Una brezza lieve si posa delicatamente sul grembo mio
a scuotere un'adolescenziale fervore
che negli anni ha amplificato quella foto sbiadita
di emozioni e ricordi,
di epiche cavalcate tra spuma e mare,
nella fragilità di un terreno che come le mie certezze
sprofondano nell'eccitazione del momento.
Una mano come gonfalone si issa fra la folla
e la luce di bagliore avvolge il mio profilo,
come fossi un'alba intagliata dal suo sole.
Un turbinio ci avvolge,
un passo, la cadenza,
il ricordo, la sua coerenza.
In un sorso di gioviale cavalleria
si perde la folle frenesia,
donando il passo a quel calore
che di emozione tinge la nostra evoluzione.
Tra valichi e frontiere,
tra voler essere e il dover apparire,
galoppa la mia anima come il mio cuore,
ora che per una volta abbandona la rivoluzione
per donarsi pura ed indifesa
a quel lontano ed infinito amore.

Marco Musso - Milano 24 luglio 2013 01.11 a.m.
Dedicata a Simona Mammoli durante l'evento "La notte magica dell'Emozione"



https://www.facebook.com/notes/marco-musso/una-valigia-di-emozioni-di-marco-musso/10151808105310522

sabato 20 luglio 2013

Scorrono vite ed occasioni,
le vibrazioni di incontri,
foglie spazzate dal vento,
trasportate lontano dal centro,
dal fulcro che di equilibrio cerca un compenso
e nella libertà pieno godimento.
Marco Musso

20 luglio 2013 01.32 a.m.

venerdì 19 luglio 2013

Eternità - di Marco Musso

L'eternità è lo scrigno del cuore,
la parola che racchiude in se l'essenza dell'amore,
tra gioie e dolori,
tra attese e batticuori.
L'eternità è lo spazio conscesso a chi si ama,
a chi in un istante fa sua la vita intera.

Marco Musso

Milano, 19 luglio 2013 02.03 a.m.

In pugno la passione - di Marco Musso

Sfogliano parole tra libri e giornali,
nella folle ricerca di appartenenza.
Volano foglie,
sollevano i cuori,
ogni emozione che trafigge la realtà
proiettandola all'infinito.
Non esistono freni al vivere umano,
alla voglia di cogliere
un dettaglio di vita,
quel frammento di vissuto
disperso, abbandonato,
da un mondo che di corsa
fugge dalla sua appartenenza.
Volano cosi mesi ed anni,
come se il tempo fosse giudice
e non compagno di viaggio,
come se le relazioni si diffondessero tra gli umani
come panni appesi al sole,
aggrappati alla vita come mollette nell'attesa che consunte
mollino la presa.
La vita è fortuna,
un'occasione,
è una moneta donata per rimetterti in gioco.
Fai la tua puntata,
mira la tua meta,
come la vita che mi scorre accanto
in un fiume in piena di passione
nella certezza della tua presenza.
Io suono piano,
come soffio che nella tenerezza diventa melodia,
in equilibrio tra la forza e la poesia,
pieno di quel contatto che vibra fra la bocca e le mani
tra l'amore e la passione.
Vivi ogni istante senza fermarti,
come mille campane che di festa suonano il tuo nome.

Milano 19 luglio 2013 - 01.29 a.m. Marco Musso

Nell'atmosfera - di Marco Musso

Io sarò nell'aria,
in questo profumo che avvolge la stanza,
tra pareti consunte,
tra confini ed arrese,
in quell'angolo confuso di paradiso
che di sogni tappezza l'anima mia.
Io sarò cosi,
come la luce che taglia l'orizzonte
in quel momento in cui il fiato si strozza in gola
perchè per un attimo al tramonto
è sopraffatto dal timore di non rivedere nuova luce.
Io sarò me stesso,
nelle sfumature e nei difetti del mio essere imperfetto,
non uguale a nessuno
nella certezza che il mondo non sia clone ma amplificatore,
perchè ognuno ha bisogno di un complice,
perchè ogni spazio, ogni lato del mio carattere è terso come cielo,
come coperta che di seta rinfresca l'atmosfera.
Io sarò li,
ogni qualvolta mi cercherai,
ogni momento in cui desidererai una partenza,
una nuova speranza,
la volontà di difendere quel piccolo frammento di mondo che parla di me,
nella purezza della volontà di tenerezza fine a se stessa,
nel piacere ed oblio di sorreggere il mondo
con una sola carezza.

Marco Musso

Milano, 19 luglio 2013 01.16 a.m.
https://www.facebook.com/notes/marco-musso/nellatmosfera-di-marco-musso/10151797835050522

C'est l'amour - di Marco Musso

La gente cerca nell'odio e nella violenza
l'oppio della forza
dell'onnipotenza
senza rendersi conto
che la vera forza risiede nell'amore,
l'unica energia che valica le frontiere,
che non conosce distanze,
sesso, razza, ceto sociale.
L'amore è il collettore della vita,
l'additivo per la maturazione,
l'unica essenza che dona la capacità di entrare nel profondo della relazione
senza fermarsi alla bieca apparenza.
L'amore non conosce età,
non si piega al tempo,
alle situazioni,
l'amore genera a sua volta amore,
l'unica forza che anzichè disgregare
amplifica e duplica l'unicità
divenendo il cammino che risiede
nella luce in fondo al tuo sguardo
e nel mio cuore.
Milano, 19/07/13 00.44 Marco Musso

mercoledì 17 luglio 2013

Le barche sono l'essenza della vita... 
navigano perchè sono fatte per quello... 
non sanno dove arriveranno... 
non sanno quanto dureranno...
ma vivranno perchè è il loro destino
 fino a che la natura le scioglierà. Marco Musso




Afferra la vita - di Marco Musso

Afferra la vita, questa forza che ti viene donata e che ti chiede di essere vissuta nella sua intensità, tra le pieghe di un foglio che di emozioni s'impregnerà.
La vita è una barca di carta, solida perchè piegata nella forza delle idee e delle convinzioni, fragile perchè avvezza alla commozione, al disciogliersi di ogni paratia che divida le onde dalla realtà quotidiana, sfuggente come il tempo che la scuote dondolandola d'armonia ed irruenza, all'arrembaggio di un domani che sia più lungo della durata di un viaggio, che inizia nella speranza e si conclude al tramonto nell'idea di quel che non c'è più.
Marco Musso





martedì 16 luglio 2013

La barca della vita - di Marco Musso


La vita è una barca di carta, solida perchè piegata nella forza delle idee e delle convinzioni, fragile perchè avvezza alla commozione, al disciogliersi di ogni paratia che divida le onde dalla realtà quotidiana, sfuggente come il tempo che la scuote dondolandola d'armonia ed irruenza, all'arrembaggio di un domani che sia più lungo della durata di un viaggio, che inizia nella speranza e si conclude al tramonto nell'idea di quel che non c'è più.
Marco Musso

martedì 25 giugno 2013

L'artista - di Marco Musso

Un artista prima di emozionare gli altri soffre tremendamente,
come se nel suo profondo senta di dover raccogliere in se gioie e dolori,
confusione e realtà,
come un cavaliere pronto ad affrontare l'ignoto per la propria libertà.

martedì 18 giugno 2013

Come vento - di Marco Musso

Seguirò come ramo il vento,
nel suo incessante comunicare
nelle oscillazioni degli eventi e delle emozioni,
con la forza e l'elasticità di flettermi al caso,
guardando con orgoglio il fato,
quello stato vibrante che nelle paure e certezze
conduce il mondo verso il futuro e l'amore,
tra gioie e dolore,
in quest'armonica utopia del tempo
che regala in musica una scusa per volar via.

Marco Musso

lunedì 10 giugno 2013

Una lacrima in volo - di Marco Musso


La forza si presenta come calore,
come inondazione,
come piena di un cuore impavido sopra le vili condizioni.
Resta la cenere che di brace ardeva,
resta l'incredulità di quella mancata presa,
di quell'istante in cui sul ciglio potevi allungare la mano,
tendere la tua quotidianità
per salvare chi nella quiete arginava il suo dramma.
Troppo veloce il tempo concesso,
troppo velato il percorso in condivisione,
troppo duro il bilico del domani,
troppo distante lo sguardo per salvarti.
Resta il rancore di quel che non son stato capace di fare,
aprire in confidenza lo sguardo per allungare la mano
e afferrare quel peso che inesorabile
lontano ti ha portato.
Resta una lacrima da condividere,
l'abbraccio per chi rimane a pensarti,
la forza da te lasciata
e la speranza che in un gesto
la libertà ti sia realmente stata data.

Marco Musso - Milano 10 giugno 2013 12.50

da Marco Musso (Note) Lunedì 10 giugno 2013 alle ore 13.12

martedì 28 maggio 2013

Il Branco - di Marco Musso


Ci dicevano di ridere,
ci dicevano di piangere,
ci dicevano di vivere,
ci dicevano che tutto sarebbe andato meglio di così.
Avevate,
avevamo,
avremmo avuto
la possibilità di creare, di esultare,
di volare sopra le parole.
Poi cos'è successo,
chi ha piegato il capo,
chi si è arreso,
chi colluso si è proteso ad usurpare
questa felicità flebile,
fragile come le ali di quella farfalla
che ora non riesce più a volare,
che da vittima diventa sacrificio
per stemperare il peso di un virtuale gioco di tortura,
velato dalla logica di rete, del non tangibile,
violentemente ignobile nella logica umana
di credere più alle cattiverie che alle buone parole.
Non esistono voli indolori,
tagli profondi di gruppi di minori,
che incidono cuore e carne,
la vitalità dell'amore, della relazione,
di essere accettati per come si è,
scherniti da un gruppo di persone che da soli
non valgono neanche un quarto di persona,
che cercano la forza nell'offesa,
nella riflessa arresa di chi forza ne aveva da vendere,
giorni da consumare,
amori da vivere,
fogli da riempire di infinite parole
per rendere questo mondo migliore,
parole che ora rimangono come cenere
a descrivere quel vuoto che nel suo significato
racconta l'assenza di vita e cuore,
di forza ed onore del branco.
Insieme di persone,
di poche vuote parole che non formano che frasi di dolore,
significanti di orrore,
affamati predatori di sogni ed emozioni,
di quello che neanche insieme riescono a comporre,
la forza e l'onore,
la vita e l'amore.
Oggi piego io il capo,
io come uomo,
io come cittadino di una società allo sbando,
distratta dalla futilità,
alla ricerca del benessere personale
che abbandona il proprio futuro per la strada,
nella cieca ignoranza della logica del branco,
predoni di futuro,
vili artefici di dolore e suicidi.

Marco Musso - Milano 28 maggio 2013 09.43 a.m.

da Marco Musso (Note) Martedì 28 maggio 2013 alle ore 10.22