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venerdì 21 settembre 2012

Insieme urlando io sono diverso - di Marco Musso

Scogli che dal mare son toccati
dalla forza che in spuma regola
il tatto tra violenza e rispetto.
Vento che d'impulso
strappa i campi di frumento
tra fertilità e tormento.
Cielo che ricopre eventi, vite, sguardi
un polso che pulsa per emozioni
per perdite di un avvenire,
cielo sconfinato
di distanze e sogni.
Cuore, in un battito ti smuove,
pronto a cogliere le oscillazioni
di un animo in tormento,
in equilibrio tra l'essere e l'apparire,
in equilibrio instabile sulla sua vitalità,
in equilibrio su quel filo che da sempre
conduce uomini e donne in sussulti all'amore.
Pelle,
come vorrei di moro assumere
l'intensità di tono e di vissuto
raccogliendo in frumento la fertilità del momento
la forza di gruppo che in cromia raccoglie etnie e sentimenti,
chiusi in insiemi che si ritrovano nell'intensità della vita,
la spiritualità, l'amore, il tutto ed il niente.
Mano che nella mano infondi,
gesti e segni,
certezze e sensi
che in unione genera
amicizie e popoli.
Vorrei la pelle scura,
tinta dell'intensità di vita,
ruvida di fatica e di contatto,
un filo nero di raso teso
tra l'essere umano e la vita.
Vorrei sentire l'armonia condurmi
nell'arte e nel movimento,
in quella danza che dall'animo trascina in armonia,
razionalità e coscienza di cui il cuore è pregno.
Vorrei indossare in disinvoltura
i medesimi colori che di arcobaleno
accolgono tutte le diverse etnie.
Vorrei illuminare la paura,
quella mancanza che di cultura
in ombre genera timori.
Vorrei esser quel che non sono
per esser migliore ogni giorno in più,
imparando dalla vita e dal contatto
a colmare le mie lacune,
imparando dalla vita e dal diverso
quanto lo scambio crei cultura e muova l'universo.
Io,
nella mia povertà di vissuto ed esperienze
tendo a te la mano,
al desiderio di unire le meraviglie che ancora non possiedo,
quell'orizzonte di infiniti colori
che nella magnificenza la natura e l'arte hanno sommato
per caso e per desiderio nel nero.
Io,
nel mio piccolo fazzoletto di mondo
sento che la vita varchi i confini,
sento che la gente come le diverse parole
insieme siano poesia.

Milano, 21 settembre 2012 11.20 a.m.

pubblicata da Marco Musso il giorno Venerdì 21 settembre 2012 alle ore 11.20

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