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mercoledì 5 settembre 2012

Dove il tempo fugge via - di Marco Musso

Permango sospeso
come falco nel cielo,
ad ali spiegate rimanendo immobile
fra le correnti puntando una preda.
Cerco in ogni anfratto un segnale,
un passaggio come porta temporale,
come raccordo,
come congiunzione
tra il presente ed il passato
come segno di ogni tuo passaggio.
Sento frizzante l'atmosfera,
tracce e segni di un vissuto
sfiorato e percepito
nel respiro costante della ricerca vitale.
Sento il tuo esser leggera come farfalla,
la voglia di appartenenza,
il desiderio di quella natura libera
che non ha vincoli terreni
ma solo desideri di crescita.
Sento la tua spericolata bellezza,
il tuo essere libera
in equilibrio sulla vita
perchè credi sia infinita.
Sento la tua magia,
il brivido che collega cuore a cuore
in ogni simbolo d'amore,
come esperti giocolieri che sul prato
nel vuoto tendono la mano al proprio destino,
certi della fiducia l'uno nell'altra
che in un sottile filo d'invisibile certezza
dona il volo nel ignoto,
un impalpabile segno del destino
come sigillo eterno di ogni relazione.
Qui come fermo nel tempo accolgo
la seduta di un sostegno
che in panchina richiama il destino
e tutto quello che l'amore chiama vita.
 
Milano, 05 settembre 2012 14.16

pubblicata da Marco Musso il giorno Mercoledì 5 settembre 2012 alle ore 15.03

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