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venerdì 3 agosto 2012

Una lacrima di passato - di Marco Musso

Spento nel buio della notte
ogni razionale coraggio di finzione,
tra realtà e convinzione
segui l'evoluzione di fotogrammi
che in volata narrano una storia.
D'un tratto scopri che affondi,
assalito dall'idea e dal ricordo,
dalla fuga e dal  rimpianto,
da un passato che non riesci a respirare più,
che non senti più addosso,
come un istante che è volato
e che in te una crepa ha lasciato.
Il tempo torna spesso,
nei ricordi e negli anfratti
che l'animo di nostalgia tinge
per non dimenticarne in amarezza
il dolce suo sapore.
Scorre fra le dita
il sentimento ora sfumato,
il racconto del passato,
di momenti che in corsa ardivano

disegnando d'illusione il mio futuro.
Sento la forza che ritorna
come fiamma che in istante
con un soffio di rimpianto
in rancore già si è estinta,
come la necessità di perdersi
dalla percezione di quel vero
che stona nei contorni
disegnando di razionalità il sereno.
Sento un peso, un nuovo credo,
sento malinconico il suono
del rintocco sordo della sera

di un cuore in affanno
che come sempre si chiude e spera.
Sento che a volte cedo,
perdendomi indietro
nell'estendermi in ombra,
come se il passato fosse più vitale
di quel che quotidianamente sfioro

accarezzando lentamente il reale.
Sento che il cuore perde ogni controllo,
in volata verso il centro,
dove l'animo smarrisce nel ricordo
ogni senso del concreto.
Perdersi è segno del destino,
della vita che intervalla
la cruda realtà al momento poi dei conti,
duri per intensità e contenuto,
duri perchè riportano rimpianti,
duri perchè vorresti porre rimedio
a scelte, vizi e sbagli.
Duri perchè una volta consumato
l'istante irrimediabilmente
di riflesso diventa di te padrone,
cambiandoti l'umore,
dedicando un solo istante
al ricordo di una vita.
Vivere è poi questo
una lotta col rimpianto,
una lacrima passata,
la speranza di risorgere
al mattino dipingendo idee nuove.
Amare è poi questo
soffiare sopra un fuoco
estinto ormai da tempo
nella speranza che di colpo
in sorpresa torni a farti vivere.
Io son questo
un pò sognatore e un pò concreto,
un pò equilibrista e un pò sicuro,

vittima di quell'affetto
che spalanca le porte del mio cuore
per immergermi di passato e di futuro
in un mare d'emozioni.
Io sono così,
voglio piangere e voglio ridere,
voglio vivere sulla pelle in brividi
tutte le sensazioni che incontro nel cammino,
voglio credere che ogni ricordo
possa in lacrima disegnarsi come mio destino,
non tralasciando nulla al caso
e assaporando come mare
il dolce e salato del mio cuore.

Milano, 03 agosto 2012 00.56

pubblicata da Marco Musso il giorno Venerdì 3 agosto 2012 alle ore 1.02

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