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giovedì 9 agosto 2012

I sogni col naso all'insù - di Marco Musso

I sogni
si tingon di vero
quando meno te lo aspetti,
in quegli anfratti che di luce
la vita ti ridona
ad ogni mattino ed alla sera
quando in riserva,
non sei più tu.
I sogni ci rapiscono,
ci afferrano,
ci accompagnano
e ci sollevano dal suolo
quando arrancando chiniamo il capo,
il cuore, l'orgoglio
ad un nuovo vuoto.
I sogni sono così,
un tappeto stellato
denso di desideri,
una fitta rete avvolgente
pronta a raccoglierti per rilanciarti,
una coltre di quella speranza
che in caduta libera
dona ossigeno al nostro cuore
in apnea da una vita.
Tutti con lo sguardo al cielo,
afferrando i sogni col naso all'insù,
doniamo anima e corpo al celeste diletto,
come girasoli che inseguendo comete
desiderano in cuor loro un nuovo sole.

Milano, 09 agosto 2012 13.58

pubblicata da Marco Musso il giorno Giovedì 9 agosto 2012 alle ore 17.14

martedì 7 agosto 2012

Parole per vivere - di Marco Musso

Eh le parole... le parole,
quelle scorrono ribelli sotto pelle
cercando la ferita che duole.
Le parole sono come succo di limone,
una goccia in un mare di pensieri
che nel bruciore portano emozioni vere.
Le parole sono come pulsioni,
come il fremito che coglie le dita
intrepide su corde di chitarra
per rissumere in note ore di riflessione.
Le parole son come creta fra le mani,
sono additivo e potenziale,
assumono forme e pesi,
differenti misure ed interpretazioni,
da lettore a lettore,
dominando e mutando in passione
l'originale significato dello scrittore.
Leggi e vivi,
sogna e ridi,
godendo di ogni istante di purificante libertà,
fino al punto in cui non sentirai sfuggirti via la vita
libera e felice a cavallo di un'illusione.
Solo allora capirai il sottile filo che sottende
l'immaginario dalla realtà.
Per vivere non bisogna scappare dal concreto

ma irrorarsi di sogni e fantasia
per dar luce alle ombre del comune vivere.
Per vivere non basta sopravvivere
ma racchiudere ogni raggio di luce donato
forte fra le dita con la stessa passione
con cui ti aggrappi alla vita.
Ora chiudi gli occhi e sogna ancora,
nelle sfumature di quest'aurora
che prepara il mattino di nuovi profumi
per stupirti nel rivivere ancora.

Milano, 06 agosto 2012 19.38

pubblicata da Marco Musso il giorno Martedì 7 agosto 2012 alle ore 17.37

lunedì 6 agosto 2012

Il mio passo - di Marco Musso

Chiedimi chi vorrei diventare,
nel ombra di un giorno
quando non ci sarai.
Chiedimi quanto vorrò aver sofferto
nel solo pensiero che nel percorso
non si possa solo ridere ogni momento.
Chiedimi quando ritornerò
come sole al tramonto che dopo la notte
vuole sorridere al nuovo giorno.
Io sono uomo,
sono tempo,
sono un libro da scrivere,
pagine al vento pronte ad imprimersi.
Io sono cuore,
sono amore,
sono quel moto di protezione
che nell'esplodere in amore
ha concepito in figlia la vita.
Io sono qui,
anche oltre al tempo,
sono quel raggio di luce
che ti accoglie in silenzio.
Io sono verbo,
parole portate dal vento,
il calore,
il tuono di un animo

nel temporale del cuore.
Io sono dentro
racchiuso in ogni ricordo,
nella tua forza di trascinarmi ogni giorno
accanto a te nel concreto.
Io sono i tuoi gesti,
le tue parole,
io sono l'amore che ti ha generato.
Io sono un percorso,
sono consigliere e contesto,
io sono quel peso che in sicurezza
sulle spalle senti ancora.
Io vivrò in ogni momento,
nel ricordo che tu mi continui a donare,
nel ripercorrere il bene ed il male,
i miei pregi e tutti i difetti
che in un sorriso ti fanno commuovere ancora.
Io non ti lascerò bambina mia
perchè nella lacrima che dono a chi ti scrive
sarò la forza mia.
Io sono qui e sempre ci sarò
quando nella notte in lucciola a te tornerò,
quando nell'abbraccio dei tuoi figli t'abbraccerò,
quando ad ogni sforzo rivivrò nella tua soddisfazione
di aver valicato questa nuova china.
Io sono qui e sempre ci sarò
quando nella notte mi vorrai parlare,
quando nelle giornate perse
in un urlo mi vorrai chiamare.
Io sono qui e sempre ci sarò
in quella lacrima gentile a cui muovo le mani,
in quel sorriso che sorge davanti

per farti comprendere
quanto il mondo sia fiero di te.
Io sono qui,
nel bene e nel male
perchè nel mio mondo ideale

non ho provato gioia più grande
che commuovermi nel sollevarti a me.
Ed io
mero sarto di parole,
ringrazio te
perchè con i tuoi gesti
hai fatto sbocciare per me e tutti
un nuovo e puro fiore.

Milano, 06 agosto 2012 16.28

Grazie Umberto

pubblicata da Marco Musso il giorno Lunedì 6 agosto 2012 alle ore 16.57

Sei l'eternità - di Marco Musso

Nasce tra le dita un'emozione,
il pensiero che diventa reale,
un flusso, la passione,
uno scorrere di paure e desideri,
di volontà e di sentimenti veri.
Nasce cosi la palpitazione,
all'inseguimento di quell'ombra
che danzando a me si rivela
come la mia proiezione,
come la presenza di un cuore,
come le mille ore che seguiranno in ricordi
trasportandone il calore e tutta la naturale semplicità.
Volano cosi fra le foglie
i pensieri e le voglie
accompagnati da una mano che nell'aree
si diffonde a seguirne la melodia,
la scia di quell'emozione
scandita dal cuore,
dalla piena vibrazione
che nel sogno par lontana
e nel reale è già concreta.
Vola cosi la mia testa
a seguirne la melodia,
quel caldo percorso che conduce
il cuore all'anima mia.
Sei e resterai il pieno valore,
la fiducia e il pensiero,
il sognato ed il concreto,
quel dolce pensiero che si libera alla sera
tra lucciole e coperte di cielo stellato,
come ogni cuore dall'amore rapito.
Sei e resterai l'orgoglio di vivere,
tra gli ostacoli e le risalite,
la purezza e la condivisione
che di due si è fatta congiunzione.
Sei e resterai l'anima mia dispersa
che tra sacrifici e contrasti
ora è riapparsa.
Sei e resterai fino nell'eternità
il riflesso che in specchio
nello sguardo di lago tende all'infinito.

Milano. 06 agosto 2012 15.10

pubblicata da Marco Musso il giorno Lunedì 6 agosto 2012 alle ore 15.14

venerdì 3 agosto 2012

L' - di Marco Musso

Nasce così come un suono
il richiamo della lampara nel porto,
volto all'adunanza, ad imprimere in cielo
la presenza e l'allerta.
Diffondendosi invade il percepire
il profumo che a distanza sento
di un mare che nel ricordo
varrà più del sale lasciato,
del tempo passato,
delle lacrime che dal cuore son piovute
ad accarezzare il tuo profilo,
mio amore perduto.
L con apostrofo,
quella linea che in dolcezza taglia
incidendo e dividendo il volto di chi ha provato
la tua presenza ed il tuo sorriso,
la capacità di rifletterti come me
in un mare d'emozioni
che ora solo il vento ascolterà.
L come rimpianti, come partenze,
come il dover seguire un destino
che di dolore tinge la separazione.
La Punta Palascia domina da secoli queste scogliere
ruvide ed irte come la vita,
con l'orgoglio di pronunciarsi al sole
e commuoversi di sera al tramonto del rimpianto,
quando ogni innamorato depone qui sogni e speranze
certo di ritrovare nella forza dell'infrangersi del mare
il segno del destino e un verso per il proprio cammino.
Basito in te ho trovato la vita,
un mondo nuovo,
meraviglioso nella sua perfezione,
profondo per l'intensità che sai donare.
Qui anche il cielo ora racconta la nostra storia,
il vissuto che in eterno sarà custodito da queste mura
che di malinconia si tingono come il cielo
per piangere il distacco e la mia partenza.
Qui io lascio il mio più grande tesoro,
il futuro ed il passato,
rinchiuso nel tuo sguardo innamorato,
così speciale da lasciarmi basito
estasiato e contrito.
Qui dal mare azzurro si stagliano
proiezioni del mio cuore,
avvolte dal celeste abbraccio
che coccolandoci ci ha avvicinato.
Ora il mio futuro mi trascina via,
lontano da luoghi ed amori,
lontano dai ricordi che conserverò a vita.
Qui dove ho lasciato il cuore
a te dedico queste mie parole,
un saluto e la conferma
che per me sei stata
gemma vera.

Milano, 03 agosto 2012 03.44 a.m.

pubblicata da Marco Musso il giorno Venerdì 3 agosto 2012 alle ore 3.49

Una lacrima di passato - di Marco Musso

Spento nel buio della notte
ogni razionale coraggio di finzione,
tra realtà e convinzione
segui l'evoluzione di fotogrammi
che in volata narrano una storia.
D'un tratto scopri che affondi,
assalito dall'idea e dal ricordo,
dalla fuga e dal  rimpianto,
da un passato che non riesci a respirare più,
che non senti più addosso,
come un istante che è volato
e che in te una crepa ha lasciato.
Il tempo torna spesso,
nei ricordi e negli anfratti
che l'animo di nostalgia tinge
per non dimenticarne in amarezza
il dolce suo sapore.
Scorre fra le dita
il sentimento ora sfumato,
il racconto del passato,
di momenti che in corsa ardivano

disegnando d'illusione il mio futuro.
Sento la forza che ritorna
come fiamma che in istante
con un soffio di rimpianto
in rancore già si è estinta,
come la necessità di perdersi
dalla percezione di quel vero
che stona nei contorni
disegnando di razionalità il sereno.
Sento un peso, un nuovo credo,
sento malinconico il suono
del rintocco sordo della sera

di un cuore in affanno
che come sempre si chiude e spera.
Sento che a volte cedo,
perdendomi indietro
nell'estendermi in ombra,
come se il passato fosse più vitale
di quel che quotidianamente sfioro

accarezzando lentamente il reale.
Sento che il cuore perde ogni controllo,
in volata verso il centro,
dove l'animo smarrisce nel ricordo
ogni senso del concreto.
Perdersi è segno del destino,
della vita che intervalla
la cruda realtà al momento poi dei conti,
duri per intensità e contenuto,
duri perchè riportano rimpianti,
duri perchè vorresti porre rimedio
a scelte, vizi e sbagli.
Duri perchè una volta consumato
l'istante irrimediabilmente
di riflesso diventa di te padrone,
cambiandoti l'umore,
dedicando un solo istante
al ricordo di una vita.
Vivere è poi questo
una lotta col rimpianto,
una lacrima passata,
la speranza di risorgere
al mattino dipingendo idee nuove.
Amare è poi questo
soffiare sopra un fuoco
estinto ormai da tempo
nella speranza che di colpo
in sorpresa torni a farti vivere.
Io son questo
un pò sognatore e un pò concreto,
un pò equilibrista e un pò sicuro,

vittima di quell'affetto
che spalanca le porte del mio cuore
per immergermi di passato e di futuro
in un mare d'emozioni.
Io sono così,
voglio piangere e voglio ridere,
voglio vivere sulla pelle in brividi
tutte le sensazioni che incontro nel cammino,
voglio credere che ogni ricordo
possa in lacrima disegnarsi come mio destino,
non tralasciando nulla al caso
e assaporando come mare
il dolce e salato del mio cuore.

Milano, 03 agosto 2012 00.56

pubblicata da Marco Musso il giorno Venerdì 3 agosto 2012 alle ore 1.02