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giovedì 19 luglio 2012

Salto nel vuoto - di Marco Musso

Vorrei averti qui,
con le tue perplessità,
con le tue vibrazioni,
su quella seggiola tra luce e passioni.
Vorrei poterti guardare,
non come ogni notte in un sogno,
ma come musa che mi accompagni nel giorno.
Vorrei passare tutte le ore
ad ammirare il tuo profilo,
come monte sinuoso tagliato dal sole.
Vorrei possedere ogni tuo respiro
per colmare l'ultimo mio esalato
nel momento in cui il tuo animo mi ha sfiorato.
Vorrei sorreggere le tue paure,
come ponte di legno appeso tra le sventure,
in continua oscillazione come i nostri corpi,
che disegnano in aria le evoluzioni
di pensieri e passioni.
Vorrei aspettare mattino,
ammirando come scultore
il tuo corpo ergersi alla forza di turgide vibrazioni
genuflesso a questa luna che ritaglia nel tuo profilo emozioni,
vistose come le pulsazioni che fanno esplodere il cuore,
nell'interpretazione di questo ritratto
che penetra ogni realtà per cospargere il cielo di ritagli di stelle
come tutti i nostri sogni stesi ad asciugarsi alla luce del sole.
Qui dove la brezza è avvolgente contenitore,
esplode sulla pelle il brivido della passione,
di una mano impertinente che ha come unico scopo
di scoprire fra l'imbarazzo il tuo piacere,
quel profondo sussulto che si contorce di passione
come le tue labbra che si schiudono all'amore.
Qui come astro attraverso l'universo
per poter morire la notte in piena follia

nell'ultimo bagliore di passionale luminosità.
Qui dove i sogni accolgono nuove identità,
lascio pervadere ogni mia presenza
per sentire in un attimo il vuoto
in cui perdere il respiro ed i sensi,

in cui ritrovare se stessi,
in questo salto nel vuoto
che in un soffio si protrarrà in sogno all'infinito.

Milano, 19 luglio 2012 01.24 a.m.

pubblicata da Marco Musso il giorno giovedì 19 luglio 2012 alle ore 1.31

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