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giovedì 19 luglio 2012

Due passi nella mia città - di Marco Musso

Passo dopo passo
consumo il ritorno verso la sera,
quando in stanchezza di quanto donato,
il sole china il capo
di quel che di reale ora assume
solo il ricordo di quanto vissuto,
ora che ogni profilo
d'oro si tinge d'intesità,
marcando ogni profilo di vitalità.
Passo spedito a scoprir quel che già è noto,
quello che in  quotidianità
è solo una scia che non cogli
mentre vola via.
Tra pareti di colore
vedi vite che s'incrociano,
tutte dal diverso destino,
tutte sul selciato
con lo stesso peso.
Vedo il passato ora consumato,
sorretto dal valore di chi
nonostante tutto è discriminato.
Vedo la fretta
che ora diventa boria,
nella corsa infinita di terminar questa storia.
Vedo la gioia di un cane
che in fedeltà ha atteso un giorno intero
per dimostrare tutto l'amore in felicità.
Vedo vite appese,
accovacciate alle proprie arrese.
Vedo trucchi, pizzi e merletti
che in botteghe si adornano
per cercar prede,
vedo intrecci di buonismo
mischiato alla diffusa maleducazione,
che in ribellione e protesa
nel vuoto fanno solo abbassare la testa.
Vedo scambi di pensieri e novità,
vedo la vita che si affaccia,
la vita che fugge e quella che verrà.
In questa avventurosa conquista della libertà
e della mia città,
sento che la vita nasce da qua,
in strade intrise di paure ed avventure,
sorprese e novità,
qui dove la vita si concepisce nel contatto,
diventando sommatoria di profumi e ricordi,
esperienze e vissuti,
qui dove quel che conta
è posto sul piatto del destino,
pronto per divenire
un nuovo mattino.

Milano, 16 luglio 2012 20.35

pubblicata da Marco Musso il giorno giovedì 19 luglio 2012 alle ore 0.39

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