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lunedì 18 giugno 2012

Sex in the End - di Marco Musso

Sesso come parola, condizione,
sesso come mero strumento di riproduzione,
come vincolo ed imposizione
che nel profondo la natura usa
per non porre mai la parola fine
alla produzione ed all'evoluzione.
Sesso come gioco, come prevaricazione,
come bilanciere di equilibrio
tra voglia e potere.
Sesso e strumento,
icona e godimento,
superlativi di sensi e movimento,
sesso come storia, come tormento.
Sesso che accomuna tutti
tra il concavo ed il convesso
sesso che rimane alla fine lo stesso, statico in oggettività,
sesso che a noi donato dev'essere valorizzato.
Sesso come congiunzione tra passione e cuore,
come danza, come perturbazione.
Sesso che in se non ha nulla
se non è l'uomo a completarne di valore il contenuto
donando nel contatto la passione e la gioia,
la fantasia e la voglia di condividere in brividi sulla pelle
quel soffio di tramontana che di calore trasporta,
da corpo a corpo, una vita colma di emozioni,
come raffica di sensazioni
che colmando gli spazi vuoti donano in sospiri
la raccolta di vissuto che trasforma
l'uomo da oggetto in soggetto di natura.

Milano 15 giugno 2012 20.03

pubblicata da Marco Musso il giorno lunedì 18 giugno 2012 alle ore 12.49

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