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lunedì 18 giugno 2012

Afferra la tua Bambola di Pezza - di Marco Musso

Ahhh, guardi e dici che
non sono quella che volevi per te,
che sono alta, bassa, grassa...
che non sono più la stessa.
Dici che io servo a mantenere l'ordine,
nella tua vita, nei tuoi svaghi,
nelle convenzioni
ed infatti...
non ci sei mai.
Siamo due satelliti che non si incontrano mai.
La tua presenza è fatta solo delle tue ossessioni
che impregnano i muri e le mie emozioni,
delle tue male parole e delle incomprensioni,
del tuo essere solo stolto acquirente,
un mercante di bambole di pezza,
fatte di misure innaturali e mai reali,
mai vissute e mai speciali,
perche' la vita che ti scorre accanto
è cuore, gioia, emozioni e prove,
sacrifici per l'unione
e un mondo pieno di colore.
La vita che ti sfugge accanto
è uno sguardo oltre l'impressione
e non misure vuote di prevaricazione.
Prendimi, offendimi  e fammi del male,
se pensi che questo gesto ti renda il migliore,
il più forte in questa competizione.
Colmo di un potere vuoto di vitalità
e pregno dell'orrore che crea ostilità,
una distanza volta a crescere e
la pochezza di un uomo forte solo con le sue vuote parole.
Guardami con l'ostilità che ti appartiente,
con il tuo modo cieco di vedere,
tanto io rimango sempre la stessa,
e nella realtà io donna e cuore
e tu vuoto astrale.
Del resto siamo contenitori,
merce deperibile colmi dei nostri valori,
che conducono in linearità
il pensiero del passato al prossimo futuro,
assorbendosi di mente in mente
per generare un filo conduttore,
un animo infinito pieno di valore.

Milano, 16 giugno 2012 12.04 a.m.

pubblicata da Marco Musso il giorno lunedì 18 giugno 2012 alle ore 16.44

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