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lunedì 12 marzo 2012

Ritratto di signora - di Marco Musso

Tela,
ascolta il mio pensiero
ora che su di te
con irruenza un'impetuosa mareggiata
vuol comunicare il desiderio,
affondando nell'idillio.
Mano nel vuoto
lenta si avvolge
come ad inseguire una melodia,
a percorrere come un dito
il tuo profilo.
Dove lo spessore
incide in ombra le tue forme,
sento il palpitare del mio cuore
nel cauto procedere del segno,
tra l'emozione di scoprire
e il desiderio di conquistare meta.
Tra le curve e linee si descrive
quello che il mio sguardo va a cercare,
la tua goccia di emozione
che valicando in rapidita'
scopre turgidita',
come ostacoli, come oracoli,
come partenza di un percepire
fatto solo di noi.
Incide come reazione
il colore che s'imprime,
a colmare i vuoti lasciati
dai miei sogni e dagli ideali,
dalla voglia di cavalcare
come puledro tra il dolce ed il salato
quel che in ondate diventa schiuma,
l'avvolgente sapore di malinconia
che ricopre ogni profondita'.
Guardo e riguardo,
mi perdo nel dettaglio,
nella voglia di penetrare d'arte ogni oscurita',
nel voler dar luce all'emozione,
in un tratto far battere il cuore.
Perso nella fantasia generata
dalla voglia e la passione,
percorro da estremita' ad estremita'
quell'opera che sembra ora urlare,
tagli e ritagli
che in luce diventano spessore,
il desiderio che non trova pace.
Quando esausto a fine percorso
la mia mano abbandona
quello che e' stato veicolo di passione,
asciugandosi prende forma
il senso del divenire,
una mano di colore
capace di diffondere calore,
segni ed espressioni
che nella loro complessita'
avvolti dalla luce invadente del mattino
scoprono quelle ombre che in luminosita'
ridonano in sorriso il senso del donato,
in pennellate il mio ritratto di femminile liberta'.

Milano, 28 febbraio 2012 20.30

pubblicata da Marco Musso il giorno lunedì 12 marzo 2012 alle ore 10.39

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