TRANSLATE in your language

venerdì 30 marzo 2012

Scacco alla vita - di Marco Musso

Vita a scacchi
fatta di tracce e contrasti.
Vita ricca di evoluzioni
come impulsi e colori.
Vita che non molli
neanche per un istante la presa.
Come un gioco tra re e regina,
tra se e la vita,
alzi il capo
pronto per la contromossa
come foglie in attesa di germogliare,
aprirsi al sole,
pronte a cadere per alimentare
in cerchio di nuovo la vita.
Siamo anime sospese,
appese ad un filo,
come aquiloni intrepidi
in costante volo,
pronti a torsioni,
cambi repentini di direzione.
Tanto che importa a noi,
siamo libere interpretazioni,
siamo la progressione
dell'essere gioie e dolori
come pulsazioni infinite
di un solo discorso
che resta in vita soltanto
quando nel ricordo
dal punto prende vita.

Milano, 20 marzo 2012 09.20 a.m.

pubblicata da Marco Musso il giorno venerdì 30 marzo 2012 alle ore 9.57

giovedì 22 marzo 2012

Amare la vita - di Marco Musso

Dicono che siamo soli,
come entita', come mondi paralleli.
Dicono che abbiamo l'anima gemella,
dispersa come ideale,
alla ricerca del complementare,
come il sogno che di giorno
resta un'illusione.
Dicono che l'anima abbia un complice
che nella sua complicazione
renda tutto semplice.
Dicono che una rondine
non faccia mai primavera
ma io sono certo
che una voce ed una persona invece si.
Dicono che non eravamo fatti
l'uno per l'altra,
come poli opposti votati all'attrazione,
come questa cieca condizione
che vincola parole e respiri
per spegnersi la sera tra voglie e sospiri.
Sudori e tensioni,
biechi rancori,
annuvolano la luminosita'
di un cammino e dell'amore,
chiusi come scuri
d'intensita' ed intenzioni,
a spiare quelle reazioni
che in aromi hanno il sapore del mio essere
rispettoso sognatore un metro avanti al destino.
Qualcosa ci ha unito,
illuminato e coeso.
Una lontana luce, l'opportunita',
come se in ogni scelta
si nasconda un dolore,
un distacco, un cordone,
la ribellione,
un vincolo passato da contrastare per maturare.
Sembra che accanto
si cerchi il contrasto,
una forza per scalare,
mutare e rinnegare
quell'essere simili ed opposti
a chi ci ha generato.
Sembra che l'evoluzione,
ironica e beffarda,
irrazionalmente cerchi la distruzione
per generare dal tuo seme,
di orgasmi e dolore,
la proiezione speculare di quel che vorresti essere.
Sembra che in follia
dai tuoi errori la vita generi magia
e al sorgere del sole
ti ritrovi proiettato ed estruso
come ombra nel figlio tuo.
Nell'impressione e nello stupore
riscopri come in un vaggito
esploda in forza la vita.
Non esiste razionale ragione
che mi distolga dall'idea
che la vita vada vissuta
diretta e a brucia pelo,
con tutta la sua ruvidita',
nei drammi che amplificano
il dolce sapore delle giornate di sole,
come un inverno che ti schiude dal letargo in primavera
come ogni singolo raggio di sole.
Io sono certo che la vita debba essere compresa
nella sua razionale illogicita'
di dazi e contrasti,
volti a sublimare in ricordi
istanti di un'immensita'
che in vita non fai morire.
Qui in quattro parole
dichiaro al mondo quanto sia innamorato della vita.
Cieca e perversa,
pazza e modesta
ma sempre e costantemente
intensa vita.
Solo in corsa,
in contrasto ed in soccorso,
ho la possibilita' in un respiro
di essere me stesso.

Milano, 21 marzo 2012 20.43

pubblicata da Marco Musso il giorno giovedì 22 marzo 2012 alle ore 11.01

lunedì 19 marzo 2012

Padre o Madre - di Marco Musso

Non esiste regola che possa stabilire il genitore ideale. Si e' padre o madre quando ogni propria scelta nasce dalla volonta' e dall'impegno di alimentare col proprio meglio quell'individuo che al momento del distacco dal terreno, in volo si sentira' vostro figlio. Marco Musso

Padre - di Marco Musso - tratto dal libro "Lacrime dal cielo"

Padre e' un'emozione,
padre e' confusione,
padre e' la paura
di non sbagliare mai.
L'amore che tu hai dentro,
quel forte sentimento,
per un germoglio che curato
pianta forte diverra'.
Padre, o per cosi dire,
amico, consigliere in vita.
Padre nel ricordo
padre nel tormento
padre e quando senti
tanto freddo intorno.

Milano, 02 ottobre 2005 22.30

pubblicata da Marco Musso il giorno lunedì 19 marzo 2012 alle ore 14.42

mercoledì 14 marzo 2012

In tempo per fuggire - di Marco Musso

Tempo che corri,
ironicamente sfuggi
proprio quando il tuo cuore
ti chiede un istante di piu'.
Tempo come vorrei volassi
per inseguire sogni e modi
nell'attualita' che in sorpresa fa paura,
che in contrarieta' si distende
come elastico che in tensione
sfoga l'attesa
in quel momento magico in cui scatta il contatto
di occhi, di sorriso,
quando vorrei frenare la fuga
per assaporare l'idillio
di quel sapore corposo
che in dolcezza gonfia le vene
per guastare la vita.
Gioco, sfogo,
resa, difesa,
in un batter d'occhio
ti strattona, ti aliena,
un fuoco che in volo
ti porta via da dove stava nascendo il sole,
dove il tempo ed il vero
segnano il terreno in polvere
che in contrasto dalla dipartita lentamente deposita al suolo,
membra e ricordi, gioie e dolori,
rivivendo in elasticita'
questa goliardica vita che
in controtempo di desideri si colora
ed in soffio si consuma.

Milano, 14 marzo 2012 09.46

pubblicata da Marco Musso il giorno mercoledì 14 marzo 2012 alle ore 11.51

martedì 13 marzo 2012

La sua direzione - di Marco Musso

Vuoto, parla piano
sottotono per non mostrarsi
nell'immensita' di voci che dipingono parole
dando in tono nuove emozioni.
Nel silenzio di questi istanti
senti la pressione che dentro ti smuove.
Ogni fragilita' prende corpo
in oscillazioni e percussioni,
nella dolce sofferenza e nella ricerca di unicita'.
Gesti, fogli astratti,
contorsioni di sensibilita'
che in lungimiranza
ofuscano la realta'.
Dove andare,
come maturare,
dove spegnersi,
come svanire.
Nell'oscurita' delle parole
cerchi sole e prove,
scuse e comete.
Cerchi di colmare
un'immensita' interiore
rimettendo in ordine
quello che in natura e' confusione.
Lascia tremare ancora il tuo cuore,
senza dover trovare spiegazione.
Lascia che il tuo calore
disperda al mondo un nuovo amore,
sensazioni e vibrazioni,
come terremoto che investe gli animi.
Lascia che ad ogni azione
possa corrispondere una nuova reazione,
senza farti condizionare
dalla sua direzione.

Bologna, 04 marzo 2012 13.20

pubblicata da Marco Musso il giorno martedì 13 marzo 2012 alle ore 14.23

lunedì 12 marzo 2012

Ritratto di signora - di Marco Musso

Tela,
ascolta il mio pensiero
ora che su di te
con irruenza un'impetuosa mareggiata
vuol comunicare il desiderio,
affondando nell'idillio.
Mano nel vuoto
lenta si avvolge
come ad inseguire una melodia,
a percorrere come un dito
il tuo profilo.
Dove lo spessore
incide in ombra le tue forme,
sento il palpitare del mio cuore
nel cauto procedere del segno,
tra l'emozione di scoprire
e il desiderio di conquistare meta.
Tra le curve e linee si descrive
quello che il mio sguardo va a cercare,
la tua goccia di emozione
che valicando in rapidita'
scopre turgidita',
come ostacoli, come oracoli,
come partenza di un percepire
fatto solo di noi.
Incide come reazione
il colore che s'imprime,
a colmare i vuoti lasciati
dai miei sogni e dagli ideali,
dalla voglia di cavalcare
come puledro tra il dolce ed il salato
quel che in ondate diventa schiuma,
l'avvolgente sapore di malinconia
che ricopre ogni profondita'.
Guardo e riguardo,
mi perdo nel dettaglio,
nella voglia di penetrare d'arte ogni oscurita',
nel voler dar luce all'emozione,
in un tratto far battere il cuore.
Perso nella fantasia generata
dalla voglia e la passione,
percorro da estremita' ad estremita'
quell'opera che sembra ora urlare,
tagli e ritagli
che in luce diventano spessore,
il desiderio che non trova pace.
Quando esausto a fine percorso
la mia mano abbandona
quello che e' stato veicolo di passione,
asciugandosi prende forma
il senso del divenire,
una mano di colore
capace di diffondere calore,
segni ed espressioni
che nella loro complessita'
avvolti dalla luce invadente del mattino
scoprono quelle ombre che in luminosita'
ridonano in sorriso il senso del donato,
in pennellate il mio ritratto di femminile liberta'.

Milano, 28 febbraio 2012 20.30

pubblicata da Marco Musso il giorno lunedì 12 marzo 2012 alle ore 10.39

giovedì 8 marzo 2012

La donna non e' mimosa, e' primavera - di Marco Musso

Auguri come convenzioni,
invenzioni e condizioni
che legano imprescindibilmente
una data ad un corpo,
un'occasione, un guadagno,
un dolore e la sua eccezione.
Manca in questo meccanismo
la profondita' del significato,
il traino ed il valore
che all'infinito fa battere il cuore.
In questa incerta costanza
sembra che confessandosi in un giorno
si possa conciliare
la quotidiana assenza,
la carenza d'umanita',
come se ad ogni sesso
fosse attribuito un codice, un nome,
il valore non per convinzione
ma nella bieca convenzione
che in un fiocco od un fiore
sia possibile abbonarsi ad un cuore.
Io vedo dolore,
la fredda oggettivita' di un giorno,
consumato tra cene e mimose,
tra parole vuote appiccicate a coprire il prezzo del vivere,
un omaggio nel viaggio per proseguire.
Io ricordo il ricatto, una fabbrica, la volonta' di migliorarsi,
di aprire gli occhi alla cieca paura.
Vedo operaie e fiamme,
vedo la prevaricazione,
la brace soffocata dal denaro,
dall'idea che non vincano i valori e gli ideali
ma stereotipi e padroni.
Qui dedico queste parole,
sincere, pulite, nate libere
che in sospiro mi aprono la mente.
Io auguro al mondo
il risveglio dal torpore,
la scoperta delle persone e del valore.
La donna come stagione,
fiorisce in primavera
al richiamo del sole.
Danzando si colora
per richiamare a se l'attenzione
di un fiume che corre
per fretta o per passione.
La donna e' un mondo complesso,
un pianeta da scoprire,
colmo di incertezze
che arricchiscono la vita di sorprese.
Nell'instabilita' e fragilita' naturale
che tesse corpo e mente,
la donna arrotonda di emotivita'
una fredda costanza della gente.
Donna da ammirare, scoprire,
donna capace di scrollare e soffrire,
di vivere con tenacita' l'eccitazione,
un equilibrio fatto di brividi e sensazioni,
come alpi da esplorare
picchi di umore e di amore.
La donna e' pioggia di rugiada
che d'emozione in brividi ti sfiora la pelle.
E' la magia delle stelle,
la riflessione impalpabile d'aurora,
e' lo stupore che in forza
come temporale ti scuote.
Donna come mare e come miele,
come colori e come maree,
coma fantasie e sorprese.
Donna come vibrazioni capaci di regalarti
in un solo istante
la vita e la morte
per rinascere ancora.
Donne capaci di arricchire quei vuoti di razionalita'
che per stabilita' l'uomo gelosamente custodisce.
Donne che non sai mai,
capaci in un sorriso di regalarti il paradiso
la gioia e l'euforia,
capaci di strapparti il cuore per colmarti di vitalita',
capaci di illuminarti in cecita' mente e cuore.
Donne come aromi, profumi e sguardi,
arcobaleni ed alianti,
capaci nel profondo di sollevarti dal terreno,
tra dolcezza e paura,
riportando il sole ed il sereno.
Donne come mare, malinconia e passione,
che nel movimento delle onde racchiudono
la fragilita' e la forza,
l'incertezza ed il desiderio di esondare.
Donne,
complementari da sfiorare,
da conquistare ed amare,
da possedere ma che non puoi avere,
da raccogliere e da lasciare stare.
Libere, passionali come tormente,
donne che nella magia racchiudono in una mano la nostra mente.
Non fermarti a pensare
a cercare sensi a contraddizioni o direzioni,
con le donne non vincono recinti o condizioni
perche' per natura sono animi nobili,
leggere come il calore,
desiderose di poter scegliere nel potere il controllo,
che nel profondo si commuovono.
Ora corri e dona loro,
l'umilta', il coraggio, l'orgoglio, il valore di una parola,
che meritano per profondita' ed immensita',
le donne sono il sole
pronte ad accogliere l'amore.

Milano, 07 marzo 2012 20.23

pubblicata da Marco Musso il giorno giovedì 8 marzo 2012 alle ore 11.28

mercoledì 7 marzo 2012

Italia - di Marco Musso

Italia,
dalle Alpi alle costiere,
altipiani di contrasti,
mescolanza di origini e destinazioni.
Fiumi che come persone
accompagnano armonicamente
le variazioni territoriali e culturali.
Italia,
il bel paese,
tagliato dalle ombre e dal sole
dove trova spazio
il calore ed il terrore,
l'umanita' come la prepotenza,
gli ideali e la corruzione.
Italia,
sempre pronta all'emozione,
ad irrorarsi di commozione,
come terreno fertile e predisposto,
umile nel saper accogliere
profitti e tradizione.
Una cultura lontana
come la storia del mondo,
meta di pellegrini ed imperatori.
Italia,
capace di sogni e poesia,
musica e melodia.
Italia che vista di profilo
nel suo andamento ancheggia
come provocante signora,
come la vita e la voglia
di crederti ancora.
Italia,
fucina di cuori,
melodramma e passioni.
Italia che si raccoglie a tavola,
che nel dolore condivide l'amore.
Italia dominata,
liberata ed arrabbiata,
indifferente e sconsiderata.
Italia ribelle,
che quando si ritrova
strilla e ancora si sente.
Italia invidiata,
sola e sconsolata.
Italia,
una bella signora,
che se non ti tradisce ti adora.
Italia di sprechi e delitti,
eccessi e conflitti,
Italia che tra poveri e ricchi
ha un grande cuore.
L'Italia e' il sole, il calore,
la vita, le prove.
Italia solare e silente,
Italia che non c'entra niente.
Italia che pure di notte non trova pace,
e' vita, e' colore, e' parte di noi.
Italia allo specchio,
clericale, anarchica,
irriverente e morigerata.
Italia, come vorrei andare via,
ma come un innamorato arrabbiato,
resto, contesto ed ammiro
tu che sei radice e linfa vitale,
tu che nel mio cuore sei la terra mia.

Urbino, 04 febbraio 2012 14.50

pubblicata da Marco Musso il giorno mercoledì 7 marzo 2012 alle ore 11.16

venerdì 2 marzo 2012

Tranquilli, alla fine e' solo un film - Marco Musso

"Silenzio... motore..."
"Partito"
"Ciak in campo..."
"Alle fine e' un film scena 9 - 2B prima"
"Azione!!!"

"Guardami. Non abbassare il capo. Non genufletterti al sole come fiore orgogliosamente umile."
""Io... non credo... "
"No, lascia che la forza che ora preme sul mio cuore non trovi nella timidezza argini naturali per riposarsi.
La lucidita' del momento mi sorprende.
Non voglio che il tempo sia padrone delle mie emozioni, condizioni di un'esistenza che sembra impossibile, insanabile ferita di questo impulso adolescenziale in cerca di liberta', in cerca di quell'isola volta al mezzogiorno,
dove le sensazioni esplodono di giorno come di notte, coperte da questo mare di stelle, coperta confortevole di calore che nei brividi mi conforta."
"Cosa dici, non puoi pensare di rimanere costante sognatore. Non esiste territorio dove l'utopia sia di casa, dove ogni palpitazione e' amore e non timore.
Qui vige la realta', la coerenza, la dipendenza dal regime economico, dal potere politico..."
"Ferma, non proferire altre parole, non farti condizionare. Non capisci che questo fatuo pianeta esiste sul serio e che sei soggiogata da scheletri ed oggetti che nell'inanimata poverta' emotiva ti soffocano nell'idea del momento, del bisogno, di questo vivere al servizio del consumo, dell'abuso, di un potere che vince sull'ingiustizia, sulla scorrettezza, sulla mancanza di quel bene preioso che tu gelosamente custodisci in te.
Il rispetto del prossimo, l'umilta' ed il pensiero al bene comune."
"Tu vivi d'illusioni. Loro vinceranno sempre perche' togliendomi il lavoro mi hanno tolto l'onore, l'orgoglio, la dignita' e l'onesta'."
"Tu non sarai mai schiava, vittima di un meccanismo contorto che pretende di guadagnare dalla privazione della liberta' individuale della gente. Finche' tu ti sentirai te stessa sarai libera, perche' hai idee e pensieri, un cuore, amore, voglia di esplodere come il sole.
Amore alzati che l'ora e' giunta.
Senti il mio pulsare, c'e' gente che ci aspetta, una folla fuori pronta e calda, forte della loro ricchezza emotiva.
Senti queste urla? Non devi aver paura.
Finche' crederai in te stesso nessuno potra' averti, comandarti.
Quando togli alla gente i propri ogni e la liberta' di esprimerli nell'essere persona, scateni gli animi e la rivolta, scateni quell'istinto di sopravvivenza."
"Ma poi che sara'..."
"Guarda avanti, senti quel calore?
Dammi la mano ed unisciti a quel mare di persone, perche' oggi inizia una nuova Rivoluzione!!!"

"Stooop. Buona la prima... grazie a tutti... set libero... forse..."

Milano, 29 febbraio 2012 21.15

pubblicata da Marco Musso il giorno venerdì 2 marzo 2012 alle ore 19.24 

Nella profondita' del mare - di Marco Musso

Cieco il buio arriva,
sempre quando sei meno preparato.
Quando arriva il momento dei saluti
scopri quanta forza possa generare un uomo.
sogni, emozioni,
evoluzioni del cuore
racchiusi in una canzone.
Scopri quanto generosa
possa essere stata una persona
nel condividere le proprie ricchezze,
la paura e l'amore,
la fragilita' di un cuore.
Quando la fiamma
in un soffio in fumo diventa futuro
qualcosa di lui in te prende vita,
perche' il vuoto lasciato,
diventando in te dolore,
racconta del suo valore.
Con energia si propaga
da una lacrima la vita,
il ricordo, la forza,
l'apertura di un cuore,
quella voce calda,
armoniosa come vocalizzi di violino,
frizzante come corpo,
come l'armonia di un piano,
dita che in acrobazie
in note forti e decise
incidono il tempo
e la nostra vita,
come la profondita' del mare
che trafigge l'animo
diventando immortale.
Qui nella futulita'
del tempo e di parole,
alla ricerca di onorare quella persona
che per la sua semplicita',
nell'essere sensibilita' ed unicita',
in un sorriso illuminandosi
parla da solo di se
poco prima di lanciarsi
nel sogno di volar via.

Ciao Lucio.

Milano, 01 marzo 2012 20.20

pubblicata da Marco Musso il giorno venerdì 2 marzo 2012 alle ore 17.56