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venerdì 24 febbraio 2012

Dal seme al Fiore - di Marco Musso

Cade una goccia,
colma dell'amore e del potenziale naturale
che nell'implodere in fertilita'
fa germogliare un nuovo fiore.
Caldo,
come investito da insegnamenti e prove,
il terreno e' pronto ad accogliere
il nuovo sole.
Sembra fatica,
tradizione antica,
sembra comun rituale
il concepire nell'incontro
un nuovo cuore.
Parole e fatti,
segni o debolezze,
diventano il bagaglio
che di un genitore
costruiscono la propria dote.
Padre e madre,
uniti o distanti,
con la presenza
e nell'incisivita' ancor di piu' dell'assenza,
tessono la trama
di carattere ed unicita'
che nel tuo nome
sono raccoglitori d'emozione.
Il tempo non basta mai,
sembra lontana
e di colpo oltrepassata
quella linea che disegna in tappe
la crescita di un uomo.
Quante parole avrei voluto dirti,
quante esperienze avrei voluto condividere,
quante prove o gioie avrei preferito esprimere
in questo istante dal tempo gia' consumato.
Sembra infinito il tempo a disposizione,
sembra che ci sia sempre un'occasione
per raddrizzare il tiro
ed invece,
come luce che solca distanze e pianeti,
in un soffio e' gia' sfumata, passata.
Come fumo a diffondersi dopo la fiamma,
rimane il calore donato,
il pensiero nel cuore sotterrato
che se ben irrorato da lacrime e vita
in te fiorira' una nuova vitalita'.
Nei momenti bui in cui io non ci saro' piu'
ricordati di irrorare quello che fa di te un uomo,
ricordati di ascoltare quelle sfumature di unicita',
ricordati che in queste parole e nel tuo amore,
fiorira' il tuo carattere e la tua sensibilita',
quel valore che in luce ho sempre visto riflesso
nei tuoi sguardi ed in timidi sorrisi.
Quando il tempo implacabile
appassira' il mio corpo,
ricordati di annaffiare il ricordo
che nei miei pensieri e sorrisi
in una mano ed in un bacio,
in passato ti ho donato.

Milano, 23 febbraio 2012 19.46

pubblicata da Marco Musso il giorno venerdì 24 febbraio 2012 alle ore 10.21

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