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martedì 28 febbraio 2012

International - by Marco Musso

Bonjour bonum mane καλημέρα good morning buon giorno buenos días guten morgen
be the smile in your presence
ser capaz de abrir
päike.
C'est ma main
que se extiende como un signo de amistad,
d'aggregazione,
au besoin, à droite,
evolucioni.
As a strong feeling
racchiuso in 任何情緒
pandërgjegjshme udhëzojë
bawat planeta sa magic,
和 in un brivido di würde
cruzando los mares de las personas
και τις αιχμές του συναισθηματισμού.
Ωδές e lasciati conquistare
da quella forza indomabile
che senza patria, ή το σύστημα,
in freedom to act
we over het algemeen noemen
amore love אהבה αγάπη amare maite lieben.

Milano, 28 febbraio 2012 09.33 a.m.


"Good morning"
is the smile in your presence
be able to bring up the sun.
It 's my hand
which extends as a sign of friendship,
of aggregation,
as needed, right, evolution.
As a strong feeling
contained in any mood
that unconsciously guide
with magic each planet,
and a shiver of dignity

crossing the seas of people
and peaks of emotionalism.
Listen and left to conquer
by that indomitable force
that without a country, language or system,
in freedom to act
we commonly call
love.

Milan, February 22, 2012

Internazionale - di Marco Musso

Buon giorno
e' il sorriso che al tuo cospetto
e' capace di far sorgere
il calore.
E' la mia mano
che si protende in segno d'amicizia,
d'aggregazione,
come necessita', diritto,
evoluzione.
Come un sentimento forte
racchiuso in ogni animo
che inconsapevolmente guida
in magia ogni pianeta,
e in un brivido di dignita'
varca mari di persone
e vette d'emotivita'.
Odi e lasciati conquistare
da quella forza indomabile
che senza patria, lingua o regime,
nella liberta' d'agire
comunemente noi chiamiamo

amore.

Milano, 28 febbraio 2012 09.33 a.m.

pubblicata da Marco Musso il giorno martedì 28 febbraio 2012 alle ore 11.39

Ricercatori d'emozioni - di Marco Musso

Senti il tepore
che dolcemente ti accoglie,
come la pura sensazione
che lenta sorge
come cuore insieme al sole.
Siamo esploratori,
sognatori,
ricercatori di nuove emozioni.
Siamo persi e dispersi
in un mare di persone.
Come astronauti
ricerchiamo la vita,
abbandonando il nostro
per un nuovo pianeta.
Per scappare, scoprire,
trovare quel che ci appartiene,
quel che non e' noto,
il polo opposto destinato a completarci.
Come mongolfiere
spingiamo e soffiamo
idee e pensieri
che nel calore ci sollevino,
dalla realta', dalla certezza
che come stella
e' costante nel suo brillio
anche se da anni
ormai si e' estinta.

Milano, 28 febbraio 2012 09.25 a.m.

pubblicata da Marco Musso il giorno martedì 28 febbraio 2012 alle ore 10.29

lunedì 27 febbraio 2012

La vita e' - di Marco Musso


Ti guardo
tra le fessure che le mie mani creano,
protetto dall'imbarazzo,
dalla fragilita',
dal non voler essere
invadente e spropositato,
spinto dalla curiosita'
che di passione disegna in me l'emozione.
Guardo, scruto,
cerco quel che all'apparenza
sembra perfetto,
cerco con ossessione
quel difetto che come dettaglio
ti dona unicita'.
In bilico fra le dolci armonie delle forme
e le provocanti discese che si scolpiscono,
irruenti come il tuo desiderio di apparire,
lascio che le parole scorrano libere
ad arricchire di pensieri
questi fogli vuoti
desiderosi d'impregnarsi
di amore e di passione,
di me e di te.
Quale bivio scegliere,
quale condizione
quale libera interpretazione accogliere
e' lo squilibrio destinato a farmi crescere.
La maturazione e' un percorso,
una definita costruzione,
che nasce a tua immagine e somiglianza,
un'impronta che diventa forma dalle tue idee
e di scelte ed imposizioni
si solidifica a trovar collocazione.
Cosi la vita si dimostra per qul che e',
banco di prova che nella semplicita'
dalle sue risposte parla di te.

Milano, 24 febbraio 2012 19.53
pubblicata da Marco Musso il giorno lunedì 27 febbraio 2012 alle ore 10.21

Amare e' - di Marco Musso

Amare vuol dire aspettare,
accogliere,
lasciar sciogliere come ghiaccio
la coltre di timidezza
che in difesa ci riveste.
E' donare,
sentire,
condividere.
Amare e' lasciare nell'altro una parte di sè.

Milano, 27 febbraio 2012 10.03

pubblicata da Marco Musso il giorno lunedì 27 febbraio 2012 alle ore 10.01

venerdì 24 febbraio 2012

Il fiume della Rivoluzione - di Marco Musso

Siamo un fiume in piena,
fatto di persone
che di goccia in goccia
diamo forma alla pressione
e all'unisono un solo cuore.
Siamo idee e pensieri,
ideali dal vento dispersi.
Siamo sostanza ed appartenenza,
siamo la forza della coesione e della coerenza,
che quando si ritrova,
spinge fino a diventare
ondata di realta' e ragione,
la verita' della comune opinione.
Puoi confonderci, insultarci o strumentalizzarci,
puoi manomettere gli eventi,
come argini di un potere occulto
che compra la realta'
velandola di personali interessi.
Ricorda che ti ritroverai,
prima o poi,
di fronte alla gente,
alle semplici persone
che ancora sono capaci di vivere,
di pensare, di amare,
di riconoscere la realta' dalla finzione.
Solo allora capirai
di essere difronte all'esondazione,
alla forza naturale della liberta' e dell'onore,
dell'onesta' e della passione.
Siamo quell'onda d'emozione
che sfonda ogni prevaricazione
ed in pulsazione
e' capace di generare rivoluzione,
energia ed azione,
capace di sgretolare
furbe dittature,
colmandosi di quella forza ed onore interiore
da anteporre il proprio corpo
come scudo al potenziale militare.
In questo limbo dove batte l'idea cristallina
che ad ogni essere umano
spetti pari diritti e dignita'
mi commuovo davanti
alla potenza delle idee e delle parole buone,
davanti all'inesauribile resistenza
che nelle persone torna a far battere
ogni cuore.

Milano, 23 febbraio 2012 19.25

pubblicata da Marco Musso il giorno venerdì 24 febbraio 2012 alle ore 10.40

Dal seme al Fiore - di Marco Musso

Cade una goccia,
colma dell'amore e del potenziale naturale
che nell'implodere in fertilita'
fa germogliare un nuovo fiore.
Caldo,
come investito da insegnamenti e prove,
il terreno e' pronto ad accogliere
il nuovo sole.
Sembra fatica,
tradizione antica,
sembra comun rituale
il concepire nell'incontro
un nuovo cuore.
Parole e fatti,
segni o debolezze,
diventano il bagaglio
che di un genitore
costruiscono la propria dote.
Padre e madre,
uniti o distanti,
con la presenza
e nell'incisivita' ancor di piu' dell'assenza,
tessono la trama
di carattere ed unicita'
che nel tuo nome
sono raccoglitori d'emozione.
Il tempo non basta mai,
sembra lontana
e di colpo oltrepassata
quella linea che disegna in tappe
la crescita di un uomo.
Quante parole avrei voluto dirti,
quante esperienze avrei voluto condividere,
quante prove o gioie avrei preferito esprimere
in questo istante dal tempo gia' consumato.
Sembra infinito il tempo a disposizione,
sembra che ci sia sempre un'occasione
per raddrizzare il tiro
ed invece,
come luce che solca distanze e pianeti,
in un soffio e' gia' sfumata, passata.
Come fumo a diffondersi dopo la fiamma,
rimane il calore donato,
il pensiero nel cuore sotterrato
che se ben irrorato da lacrime e vita
in te fiorira' una nuova vitalita'.
Nei momenti bui in cui io non ci saro' piu'
ricordati di irrorare quello che fa di te un uomo,
ricordati di ascoltare quelle sfumature di unicita',
ricordati che in queste parole e nel tuo amore,
fiorira' il tuo carattere e la tua sensibilita',
quel valore che in luce ho sempre visto riflesso
nei tuoi sguardi ed in timidi sorrisi.
Quando il tempo implacabile
appassira' il mio corpo,
ricordati di annaffiare il ricordo
che nei miei pensieri e sorrisi
in una mano ed in un bacio,
in passato ti ho donato.

Milano, 23 febbraio 2012 19.46

pubblicata da Marco Musso il giorno venerdì 24 febbraio 2012 alle ore 10.21

giovedì 23 febbraio 2012

Paura d'amare, paura d'amore - di Marco Musso

Chi ha paura d'amare
ha paura di se stesso.
Pensieri, giudizi,
presenze e condizioni.
L'omosessualita'
e' uno stato di cose,
una liberta' interiore.
Finche' sara' considerata eccezione
non sara' libera di essere amore.
Sentimento, passione,
voglia di condividere un'emozione,
mano nella mano,
attraverso lo scambio e lo sguardo
da animo ad animo.
L'amore non ha sesso,
e' essenza volatile,
e' calore sulla pelle.
Lasciatelo libero d'agire
per sua natura e' potenza,
non ha fronte ne retro,
perche' vola in anarchia
da cuore a cuore.
Chi ama non ha bisogno di mettersi in mostra,
di ostentare quel che e' naturale.
Lasciate che ognuno in onesta',
sia quel che sente senza forzature,
senza falsi miti o icone di cattivi maestri.
L'amore e' il punto di partenza e di arrivo
di ogni essere vivente
e non di un contenitore,
come la forza che strappa il cuore
quando lento nel mare
il sole muore.

Milano, 23 febbraio 2012 13.56

pubblicata da Marco Musso il giorno giovedì 23 febbraio 2012 alle ore 13.58

Verso - di Marco Musso

Punti luminosi fendono
nell'oscurita' la loro presenza.
Cerchi che in aria
percorrono quel movimento
che in liberta' cerca di fuggire dal fulcro.
Occhi che conducono realta' e percezioni,
l'insieme di tutte le nostre azioni,
il concreto,
vincolato a pareti di ovvieta'
per la paura di perdere
il contatto dal suolo e dal noto.
Sembra impossibile,
folle utopia,
come l'animo umano ti salvi,
proprio quando meno te lo aspetti,
proprio quando i tuoi istinti
lasciano il posto al temuto ignoto,
quando liberi dall'evidenza
affondi e ti avvolgi nell'ombroso tessuto
del sogno.
Cosi scopri come l'esistenza
sia fatta di segni e contrasti,
equilibri incontrollati
tra realta' ed immaginazione,
tra l'essere ed il voler correre,
sul sottile filo del proseguire
passo dopo passo,
illusione dopo illusione,
verso l'avvenire.

Milano, 23 febbraio 2012 09.12

pubblicata da Marco Musso il giorno giovedì 23 febbraio 2012 alle ore 12.29

Brividi di un soffio - di Marco Musso

Sorgo qui,
davanti ai tuoi occhi
come l'esplosione del sole,
come intenso gioco di parole,
come vento che spazza le citta'
valicando i dubbi e le perplessita',
sradicando pregiudizi e certezze,
come l'amore che affondando la lama in profondita'
scuote ogni sicurezza
per generare in te l'emozione.
Impalpabile come nuvola di vapore
che raccoglie in se l'essenza della vita,
come brace del nostro condividere candore
lasci alle spalle cenere e fumo
l'opportunita' che si tramutera' in calore.
Ogni impronta,
ogni scelta,
ogni cambio di direzione
e' fuoco ed evoluzione,
e' la ricerca nelle prove
di una coscienza, di questa irrefrenabile voglia di vivere,
di crescere, di cambiare,
il senso all'ignoto,
la luce nel vuoto,
un salto che strozzi il fiato
perche' ora qui tutto e' cambiato.
Come presenza
che tra lenzuola disafatte
cerca il trascorso di passione,
resta la mia assenza
che nel ricordo diventa commozione,
resta il pensiero ed il valore
di tutte le mie parole,
quelle idee convulse e folli
che nascono dall'animo eccitato

ed in brivido smuovono le persone.
Prendimi, straziami,
insegnami a volare.
Afferra la mia mano
ora che in avanti
un passo ho consumato.
Guardami, scioglimi,
con tutta l'energia
che nel tuo sguardo la fantasia
ha sempre di vita irrorato.
Non lasciar consumare un istante di piu',
di un tempo implacabile
che non trova pace,
corre e sparira',
come la volonta' di ergermi
come corpo e compagno,
come nucleo d'insieme.
La vita come natura
continua a maturare
gonfiando le vene come radici,
colme di quel sangue
che di calore diffonde amore.
Nel deperimento di un presente
che ora e' gia' volato,
cogli l'istante che mi deviera',
cogli come brezza il brivido che ti destera',
la mia fugace disponibilita',
perche' come falco proiettato,
in ombra a braccia aperte
sono gia' passato.

Milano, 22 febbraio 2012 20.21

pubblicata da Marco Musso il giorno giovedì 23 febbraio 2012 alle ore 12.12

In volo verso l'emozione - di Marco Musso

Corre braccia tese
il battito che in salto
raccoglie la forza e la gioia,
l'incontro col futuro.
Vola contro la gravita'
la passione e l'ilarita',
la volonta' di superare
ogni limite al conosciuto,
l'istinto e l'anarchia
di non essere bloccato,
di volersi proiettare come luce e colori
a tingere d'immagini
la monotonia del comune.
Trema la mano
nel contrasto tra regole e desideri,
trema l'animo
nel difendere la profondita'
che in unicita' svela i suoi segreti.
Non esite  inizio o fine,
e' sempre un proseguire,
un generare e reagire
di materia in evoluzione.
E queste parole,
urlate al vento in cerca di approvazione,
diventano inno e sfogo,
forza e reazione
alla crescita d'insieme
che nel tempo varca ogni generazione.
Cosi semplice,
come soffio,
come lacrima, come emozione
pulsa dall'amore
un nuovo cuore.

Milano, 21 febbraio 2012 19.56

pubblicata da Marco Musso il giorno giovedì 23 febbraio 2012 alle ore 11.41

Ombra al sole - di Marco Musso

In un sospiro
consegno a te
anima e cuore.
Come proiezione
del futuro che idealizzo in me
ti regalo questa linea
che curvandosi a raggiungere il sole
solca su di me
questo sorriso sincero,
come segno,
come impegno,
come tutta la mia volonta'
di donarti la mia profonda identita'.
Scava la mia mano,
scava nell'affanno
evitando sguardo ed orgoglio
prono al contegno,
alla sincera apertura
di ogni mia fragilita'
che in sensibilita' vibra di contrarieta'
tra timori e dolori,
turbe e rigori.
Qui mi spoglio di tutte le relazioni
che cambiano il mio vedere,
che condizionano il divenire,
per lasciarmi correre
nella liberta' della piena sincerita'.
Non c'e' rapporto senza onesta',
non c'e' costruzione senza distruzione,
non c'e' amore senza condizione.
Libero
faccio scuotere ogni vibrazione,
ogni segnale dell'essere
carne ed ossa avvolte sopra ad un cuore,
come ferreo contenitore
che nell'aprirsi
dona a te ogni mia piu' piccola emozione,
come sentirsi sole
pronto ad accogliere insieme a te il sorgere
di una novizia palpitazione

per imparare a scoprire il senso di ogni oscurita',
pronto a distendermi
al riposo di una nuova notte
come coperta fatta di stelle e sogni,
punti luminosi che come riferimento
rigenerano la voglia e la forza
di ergersi al nuovo mattino.

Milano, 21 febbraio 2012 19.42

pubblicata da Marco Musso il giorno giovedì 23 febbraio 2012 alle ore 11.31

Siamo segni dentro ai sogni - di Marco Musso

I sogni
come stelle comete,
svaniscono poco dopo,
quando il tocco in magia
le sfiora riportando la realta'.
Ondeggiando
percorri la tua linearita',
come binari cavalcati da intrepidi treni
che nell'impeto e nelle puntualita'
raggiungono passo dopo passo
tutte le idealizzate verita'.
Avvolto da paura e ilarita'
giochi col destino
scherzando e provocando
il mio e tuo futuro.
Ora uno scossone
ti desta dal torpore,
dal desiderio e dal timore
di non riuscire mai a saziarsi
di vita e di amore.
Ora basta, scivoli via,
copri la distanza
con falcate che arricchiscono di energia ed instabilita'
la costanza della quotidianita'.
Si inseguono lancette
come il tempo sempre in fuga
come l'euforia desiderosa di virtuosita'
che ad ogni passo lotta e sbatte
per non divenire in fin dei conti
angoscia della fine.
Come ogni novella
c'era una volta
in cui eravamo lieti e spensierati,
c'era un noi
in cui ogni passo si moltiplicava in lunghezza,
dove il desiderio e la passione
scaldavano in ardore come brace
ogni piu' piccola emozione.
Siamo punti indefiniti
che in speranza sfrecciando fendono l'immensita',
con un potere concentrato
che di brillante in stelle trova luminosita'.
Siamo traccia, segni, insiemi,
siamo punti sparsi ed intensi,
siamo concentrazioni e cuori
che in congiunzione di calore,
cuore in cuore ridisegnano figure,
come segno indiscusso dell'amore.
Accolti da Morfeo
tra le braccia della notte
esplodiamo in fiammata
la liberta' dell'essere, del divenire,
rimanendo in costante fragilita'
segni fondi dentro ai sogni.

Milano, 17 febbraio 2012 20.28

pubblicata da Marco Musso il giorno giovedì 23 febbraio 2012 alle ore 11.05

giovedì 16 febbraio 2012

Tra aranci e limoni - di Marco Musso

Come brina che in sorpresa
lenta depone in riverenza
il suo saluto al sopraggiungere del gelo,
ivi si depositano due baci dolenti e sinceri
tra aranci e limoni,
sotto il sottile manto dell'imparziale consolatrice.
Gesto, rito, consuetudine,
di un condividere la paura e l'amore,
la vita e la morte.
Echeggia afono l'urlo disperato
tra pareti fatte di persone,
fredde come il vento sferzante
che di tristezza ora e' conduttore,
come un intreccio di pensieri,
come comune sensazione di un trasporto verso il vuoto,
come trampolino che dal noto
ti proietta liberamente nell'ignoto.
Legno come contenitore,
come termoconduttore,
come veicolo che trasporta
il ricordo ed il calore.
Freddo lento s'insinua,
tra gli animi e le ossa,
come termometro d'umore
che incontra qui le verita' e le fandonie,
l'affettivita' come la finzione.
In questo angolo di mondo
ho toccato la realta' che nella vita,
ridisegna un percorso, l'evoluzione
che di mano in mano,
tra un sorriso ed un pianto,
e' infinita congiunzione
della morte verso vita nuova.
Qui nella diversita' di ogni individuo
ho percepito un animo
che nell'ultimo strepito terreno,
nell'assenza ha unito cuori,
nel ricordo generato discorsi,
nell'immobilita' portato a commozione,
come bocche di leone
che in criniera si fanno icone,
simboli di consumati racconti
avvolti di coraggiose epopee,
come corazza di un fragile cuore
davanti ad un mondo fatto solo di parole.
Nel silenzio si fa spazio,
il ricordo e la fatica,
la volonta' e l'arresa,
la dolcezza condivisa
che sull'odio si propaga.
Come ogni attivita' terrena
si presenta la commedia umana
tinta di stereotipi e contrarieta',
fatta di animi vuoti che in trucco vogliono apparire
e cuori valorosi traboccanti di umilta'
che disegnano la presenza in un semplice sorriso.
Qui dove anche il cielo accompagna il mio umore
scorgo la potenza della vita,
come quel raggio che di sole
squarcia vaporose oscurita'
rifrangendosi nel mare.
Qui nel dolore ogni cuore prende vita,
ogni mente sembra invasa
dalla presenza di una sola volonta'
che in abbraccio ha cancellato
per un istante insormontabili ostilita'.
Qui dove ogni ira increspava l'espressivita',
trova liberta' il pensiero
che abbandonando cuore e mente
ridisegna il tempo trascorso
in armonica serenita'.
Tra aranci e limoni
una brezza inizia a soffiare,
quel filo conduttore che di bocca in bocca
diventa tradizione,

passi consumati da ogni padre
che nel proprio nome
a volte durano solo ore,
a volte avvolte di valore,
di cuore in cuore diventano
intramontabili eternita' di verita'.

Barcellona P.d.G. 11 febbraio 2012

pubblicata da Marco Musso il giorno giovedì 16 febbraio 2012 alle ore 19.33

venerdì 10 febbraio 2012

Adesso aiutami tu - di Marco Musso

Adesso aiutami tu,
a correre sulle note della fantasia,
leggero come non mai
tra realta' ed utopia.
Adesso aiutami tu
a scrollare di dosso la nostalgia,
a saltare sul treno
che dal vuoto ti porta via.
Adesso lascia che sia
quell'uomo che da sempre
vuole volar via,
dalle accuse, dalle finzioni,
da un mondo fatuo
di parole comuni e condizioni.
Ora il verso lo cambio io
ad una canzone che non suona piu' le note
della vita mia.

Milano, 10 febbraio 2012 13.50

pubblicata da Marco Musso il giorno venerdì 10 febbraio 2012 alle ore 13.55

Sospeso - di Marco Musso

Cosa ci afferra
trattenendoci a terra.
Cosa ci sprona
muovendoti avanti ad ogni prova.
Cosa ci schiaccia,
cosa ci straccia,
cosa ci lancia,
cosa ci piega
alla fine soli come ogni sera.
Quali colori in pensiero, quali idee
ti elevano lanciandoti in aria.
Cosa ti scuote,
ti prende e ti vuole
in uno stato diverso
da quello che il cuore ha cercato.
Quali sentimenti,
quanti tormenti,
quali i sorrisi
che in un lampo contornano
il sorgere del sole.
Quante illusioni
ti fanno poi danzare
nello spazio costretto come nel vuoto
sospinto da una musica
che in ritmo ti libera
e del peso rimane questo volo.
Peso, come animo leggero,
oppresso dal pensiero
di non essere libero
come falco di solcare il cielo.
Qui si consuma la tua attesa,
l'arresa del movimento,
che conduce a nuova dimensione.
Qui racchiuso in una lacrima
ti stacchi per diluire
la tristezza della sofferenza
di un crescere che in vapore
ti fa ripartire.

Milano, 09 febbraio 2012 19.52

pubblicata da Marco Musso il giorno venerdì 10 febbraio 2012 alle ore 13.29

giovedì 9 febbraio 2012

Semplicemente Vita - di Marco Musso

Un respiro si strozza,
li fermo come il tempo,
congelato per non morire,
impresso per non sparire.
Intenso nello spessore che in quell'istante scava in profondita'
per stimolare ogni piu' piccola sensazione,
per dipingere in emotivita'
ogni sfumatura che ne disegna la potenza e la volonta'
della sua immortalita'.
Corpo che in natura trovi il tuo riscontro,
il confronto ed il contrasto
tra percepito e vissuto.
Cuore che in primavera ardendo
fai sbocciare le piu' colorate meraviglie
per cogliere come in adolescenza
la forza dell'amore, dell'attrazione,
della necessita' di farsi notare
per diventare a tua volta conduttore d'amore.
Corpo che come estate
esplodi nella passione,
nell'afoso calore di quel aforismo vitale
che rigenera e rinforza l'ossatura del nostro vivere,
pronto a cercare di tonificarsi per affrontare l'eta' futura
nella piena maturazione che accompagna
la solidificazione della coppia
come chiusura d'insieme.
Nel colore acceso,
come necessita' nel vigore
di trovare un nuovo valore
a quel che e' gia' noto,
si presenta in allegria l'autunno,
capace con le sue intensita' emotive
di confondere nelle foschie
la paura del domani,
la ricerca nella provocazione
di un domani migliore,
come raccolto di una vita vissuta,
come campo seminato
dal vento strappato
e gia' stanco del suo raccolto.
Nel riposo si prepara la vita,
l'essenza di quel fluido
che adesso viene colto
dall'improvviso avvicinarsi
della nuova stagione,
di una nuova condizione,
limitata in azione,
che si raccoglie nel calore,
sotto una coltre di emozione e colore,
come foglie spente e dipinte
nel ricordo di una vita.
Cosi si chiude il cerchio,
il percorso da tutti vissuto,
con variazioni di umori,
in questa temperatura invernale
che di canuto gli estremi veste d'anzianita'.
Qui raccolto un percorso, un cuore,
che nel ghiaccio ritrova la forza, l'ira,
l'impeto finale che nell'esigere potenza
si ritrova nell'immobilita' spaccature di superfice,
come anelli di quercia che in quantita' disegnano l'eta',
come sasso che in forza lanciato
spacca quel riflesso noto, amalgamandosi in rotondita',
come quel seme che nel suo cuore
e' pronto a non morire.
I misteri e le curiosita'
colorano di passione ogni piccola attivita',
come seni collinari che delimitano
la mia azione ed il panorama in sfumature,
come la mia capacita' di distinguere
quello che racconta la profondita'.
Nel candore si raccoglie tutto il calore,
un cammino di persone,
trame che in fili si arrotolano
formando il bandolo della matassa.
Qui dove le parole ora compongono
pensieri abbandonati sul selciato,
qui dove l'anima si raccoglie
e in posizione fetale si prepara
alla consolazione della rinascita,
all'esplosione della rivoluzione
di quel che ti e' appartenuto,
quel carattere che ora autonomo
genera una nuova persona,
che si alimenta dei tuoi errori,
che si fortifica nell'affetto
che naturalmente lasci impregnare,
come tela pronta ad accogliere
gioie e dolori
per estrudersi nella forza e nel pensiero
di un nuovo volto come il suo nuovo cuore.

Milano, 08 febbraio 2012 20.18

pubblicata da Marco Musso il giorno giovedì 9 febbraio 2012 alle ore 17.33

E - di Marco Musso

Siamo fatti di difetti
ricoperti da orgogliose paure,
gelosi custodi
di amori e fragilita',
in costante fuga
da errori e batticuori.
Siamo cortecce di ghiaccio
dalla fredda impressione
e dal raccolto calore.
Siamo filo di trama,
siamo gioia e brama,
siamo mare in tempesta,
mondo infiniti nella testa,
siamo pensieri in liberta'.
Cuori impavidi in fantasia,
emigranti nelle stagioni
vissute, passate,
come ogni nuova illusione
che ci proietta verso la nostra passione,
consumandosi come rara espressione.
In musica lasciamo battere il nostro tempo
tra timori ed ardori,
tra pensieri fugaci e false condizioni.
In segni percorriamo
passato e futuro,
tra graffiti e dipinti
urliamo al mondo il nostro coraggio,
il desiderio e la necessita'
di condividere un contatto,
uno scambio naturale,
un incontro di pensieri
che si aggiungono come pioli
di una scala all'infinito
che raccoglie in una parola
la nostra evoluzione.

Milano, 06 febbraio 2012 20.00

pubblicata da Marco Musso il giorno giovedì 9 febbraio 2012 alle ore 16.53

lunedì 6 febbraio 2012

Equilibrista di cuore - di Marco Musso

Silenzio accompagni
come brina la discesa,
l'avanzare di un passo
che nel vuoto d'atmosfera
timidamente accoglie
l'approdo a quella retta,
linea stesa a collegare
l'utopia di due emosferi
come fossero sinergia,
come fossero un tuttuno
dall'incerto divenire.
Trema in emozione
il distendersi d'un piede,
che come riferimento,
cuore, fulcro d'equilibrio,
si fa carico del peso
di anima e corpo,
sorreggendo nel tremore
le paure e l'amore.
Sentimento pazzo,
incontenibile
dall'energia inesauribile
come la sua voglia
nel perpetrare il suo credo.
Passo,
dalle elevate palpitazioni,
dalle infinite pulsazioni
che rinchiuse in questo scrigno
dal corpo sono avvolte
nell'armonico movimento
che nella fluidita' del suo destino
racconta di se e del suo futuro.
Fuoco investi di fatuo calore
l'emozione che mi muove,
che mi sprona nel proseguire,
che mi lancia verso il mio avvenire,
fatto di evoluzioni e salti,
perdite e rimpianti,
nel continuo ricucire il mio tessuto
con pezze di ricordi,
in quelle giunture che amo consumare,
in abitudini e vizio,
nell'idillio di fantasticarmi
in equilibrio instabile
sull'elasticita' di questa vita,
che nella sorpresa
mi tiene in bilico
sopra la follia e l'illusione
in un mare colmo d'emozione.

Milano, 03 febbraio 2012 20.12

pubblicata da Marco Musso il giorno lunedì 6 febbraio 2012 alle ore 16.03

In un soffio - di Marco Musso

Istante distante
tra percezione e un nuovo cuore.
Vuoto che nel fuoco
illumina questo gioco
di parole lanciate nel vento,
richiamate per nome
a formare una condizione,
la voglia di irrorarsi,
nell'imbarazzo dello scoprirsi,
svelandosi imperfetto,
come segno che distingue in originalita' ogni pensiero,
come melodia che in perfezione
da sette note regala una nuova canzone.
Sentirsi, come onda, come suono,
come oscillazione dell'unione,
della perversione, della rivoluzione
di quello che pulsando
smuove un uomo con un sorriso e il suo cuore,
l'ego che spegnendosi porta avanti,
un soffio che in singhiozzo,
spezza una melodia riportandoti in vita.
C'e' posto per noi,
per quel che vuoi,
per irrorarti della mia vita
nella soddisfazione della complicita' della risalita,
nell'illusione di un'immortalita'
che in particolarita'
si colora di fantasia
poco prima di volar via.

Milano, 01 febbraio 2012 20.26

pubblicata da Marco Musso il giorno lunedì 6 febbraio 2012 alle ore 15.13

Pescatori di Stelle - di Marco Musso

Sorrido,
lieto del destino,
di un pugno di grano,
di questo deserto ora irrorato.
Pensiero,
vola libero nell'agire,
nel diffondere il tuo calore
a chi attende un nuovo sole.
Fugge via l'immagine,
l'istante catturato dalla retina
che in un treno in corsa
ha disegnato quel viso,
sguardo colto e presto perso
ma nell'anima per sempre impresso.
Scorre come maledizione, come provocazione
la vita che vuol essere vissuta,
quella fragile ironia
che nell'amore disegna la mia emozione,
muovendola come faro,
come lanterna dal vento scossa
che nel ludico dondolio
richiama l'attenzione
proponendosi in invito.
Qui a terra ad asciugare
fiumi di parole che sgorgano dalla mente
col desiderio di chiarire in dettagli
quello che per la gente e' gia' evidente.
E' cosi che ci sentiamo uniti,
come pescatori di telline
come sognatori di comete,
come persone capaci nelle stelle

di condividere illusioni e glorie
per riviverle nel sogno ogni notte.

Milano, 01 febbraio 2012 20.17

pubblicata da Marco Musso il giorno lunedì 6 febbraio 2012 alle ore 15.03

giovedì 2 febbraio 2012

Avanti tutta - di Marco Musso

Fiocco che cade
dal gioioso andamento
come il suo carattere
colmo di vitalita' e tormento.
Cade nel vuoto
come passaggio di vita
lanciandosi nell'infinito,
trasportando candore,
freddo, luce, gioia ed amore.
Percorso complice,
percorso armonico,
come gioco, come l'allegria,
come la musica che si disegna
con la fantasia di volar via.
E non ha fine,
non porta rancore
dondolando cerca calore,
una mano che aperta
accolga il suo ardore, l'amore,
la voglia di evaporare in essenza,
voglia di irrorare il selciato
di condividere allegria e poesia,
trasportando ogni animo
da foschia a ludica esplosione d'utopia,
riportando indietro l'orologio del cuore
nell'affondo del ricordo e della liberta'
che si lanciava esplodendo sorrisi
scatenando l'unione
come illusoria emozione.
Cadi e copri ancora
questo pazzo mondo
che dalla storia non ha ancora imparato nulla,
che nella storia ha violentato la realta'
trasformandola nell'interesse individuale del denaro,
con una lucidita' cosi fredda e tagliente
da sciogliere ogni essenza,
come controsenso che in un sorriso
muoia un'altra vita.
Fredda mano accogli
questa pallida nottata,
investita da questa nevicata
che per poche ore
e' capace di scaldare questo cuore
che mai smettera' di lottare per gli altri
dando voce a chi in vita muore.

Milano, 31 gennaio 2012 20.08

pubblicata da Marco Musso il giorno giovedì 2 febbraio 2012 alle ore 14.51

Trovare un senso al dissenso - di Marco Musso

Steso come filo
alla mercè della vita e della notte
vivi la tua estensione
che in lunghezza diventa distensione,
diventa tempo perso,
consumato nel contrario,
nella lotta a ribaltare ogni verso,
come strumento scordato
che combatte ogni nota in contralto.
Ogni distrazione qui colma la quotidianita'
e colora boria e noia
che nell'ombra diventa arma
facendosi argomento di futile discussione.
Nel vero non esiste regola,
passaggio obbligato per la fortificazione
di un cuore e dell'amore.
Il rapporto e' scrigno segreto
da difendere come tale,
da scaldare con emozioni e fiducia,
quella magica essenza che si deposita sul cuore
portando chiarezza nei gesti e nell'amore.
Fiducia come credo,
come dottrina, come chiave di violino
pronta a governare ogni nostra musica.
Non esiste noi senza condivisione,
senza liberta' d'azione,
senza gioia di percorrere
insieme la medesima direzione.
Arduo il cammino,
colmo di malintesi e bivi.
Forte e' la mia mano tesa
verso di te a cercare il tuo sguardo,
l'attenzione verso quel che e' il mio reale,
scansando tutte quelle parole
vuote come il loro significato
che diventano eco di persone
a cui tu doni la voce.
La vita poi e' semplice,
come un cammino
fatto di passi consecutivi,
l'uno innanzi all'altro
verso quel futuro composto di tre lettere
nell'insieme di noi.
Qui come pescatore d'illusioni,
lancio nell'immensita' la rete
sperando che il mio raccolto
sia fatto del tuo crescere
trasformandolo nel nostro amore.

Milano, 31 gennaio 2012 19.44

pubblicata da Marco Musso il giorno giovedì 2 febbraio 2012 alle ore 14.02