TRANSLATE in your language

venerdì 27 gennaio 2012

Non so gridare - di Marco Musso

Passo,
che in cadenza segna il terreno,
l'evento,
segna la sicurezza
che in lucchetto chiude
nell'animo la paura,
le palpitazioni,
l'insicurezza del vivere,
dell'essere ricettore
di quello che in sorpresa
esplode davanti agli occhi,
come segno della fragilita' del pulsare,
come certezza che nulla e' scolpito,
trafitto, consumato o tradito.
Nulla definisce l'immensita',
un corgiolo di pensieri,
la differenza che per tutti
alimenta e rigenera.
Non esiste il seme comune,
diffuso, puro, immortale.
Esiste un divenire,
il condividere,
insieme il risalire.
La vita si rigenera in altra vita,
dal contatto, dall'abbraccio,
dal saper perdere per ripartire.
La vita come sole,
scopre debolezze
per svanire le foschie,
per coprire nell'immobilita' di quel che ghiaccia
la forza del calore
e dopo il riposo
in primavera tornare a rifiorire.

Milano, 27 gennaio 2012 14.26

pubblicata da Marco Musso il giorno venerdì 27 gennaio 2012 alle ore 14.26

Nessun commento:

Posta un commento