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martedì 6 dicembre 2011

Urbem - di Marco Musso

La notte abbraccia la città,
un cuore ed un movimento
che anche nell'oscurità
non ferma il suo battito
e nel torpore
manifesta la sua identità.
Pochi passi,
coperto da un cielo scuro
che di pece rivela l'orario,
pochi istanti per incontrare un bivio,
pochi sguardi per ritrovarsi
in una dimensione surreale.
Un intreccio di culture e di realtà,
uno scambio di esperienze
che se poni attenzione
ti fanno maturare.
In un attimo quell'armonia
è spezzata da un moto nuovo
frenetico, volto al cambiamento.
In un attimo passi dalla riflessione al tormento
una convulsione di eventi
che trasportano persone e menti
verso quell'obiettivo comune
che nel guadagno disperdono l'attenzione.
Seduto in posizione
verso il futuro in divenire
non dimentico la realtà,
quel tessuto alienato,
disperso e abbandonato,
non dimentico la trama
che di diversità tesse il comun percorso,
non dimentico sguardi e visi,
facili sorrisi,
che nella costruzione elementare di un condividere
trasportano inconsapevolmente tutti
verso la fruizione del futuro.

Roma, 06 dicembre 2011 06.58 a.m.

pubblicata da Marco Musso il giorno martedì 6 dicembre 2011 alle ore 7.32

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