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giovedì 1 dicembre 2011

Una vita rubata - di Marco Musso tratta dal mio libro "Lacrime dal cielo"

Era un giorno
come tanti altri
era afoso, quasi estivo
e la gente passeggiando
distrattamente viveva.
C'era un parco, fiori e prato,
c'era un angolo di mondo.
Lui e lei
diversamente
avevan storie, fantasie
ed in comune un destino segnato.
Camminando tutto ad un tratto
non so cosa cambio'.
Lei un fiore
un frutto acerbo
il futuro e tanti amori.
Lui un uomo
o per cosi dire
un altro viaggiatore.
Uno sguardo, un'ombra, un passo
una forza, una cieca follia,
afferra il braccio,
brucia in fondo
negli occhi suoi ogni respiro.
Colpi ed ansimi d'affanno
l'immobilita' e l'offesa.
Persa in un soffio la vita
come svuotata, arresa.
In un attimo la furia
l'ira verso una bambina
come oggetto inanimato
come espiazione divina.
Non c'e' amore, affetto e cuore,
non c'e' neanche l'emozione
non c'e' l'istinto o la ragione
che possa muovere il dolore.
Tutti attimi sospesi,
nel vuoto cieco di citta'
che tra divertimento e goliardia
non si ferma e vola via.
Sono attimi rubati
di violenta eternita'
che consuma con la forza
la piu' piccola identita'.
Soli in mezzo a tanta gente
lui le ruba quel tesoro
che la gente a volte butta
disperdendola nel vuoto.
E' una vita che si spezza,
troncata, persa, evaporata,
un'intimita' rubata
per lo sfogo di un momento.
Io mi chiedo se sia giusto,
io mi chiedo come puo',
io mi chiedo perche' mai,
ma non trovo qui lo sai.
Quell'istinto maledetto,
quella voglia di esser grande,
di dominare e di sfruttare
si sa chi e' fragile ed innocente.
Con le mani sporche e calde
di violenza e di vilta'
strappa il cuore dal suo petto
rubandole la personalita'.
Perche' con quella violenza,
abuso sporco di potere,
spezza il volo fragile e indifeso
di chi male non fa.
Di quella ragazza
bimba, donna e poi mamma,
che da ora perdera'
la sua identita'.
Perche' persa in quel momento,
perche' assalita
perche' spenta
perche' arresa ed innocente
in aria non sapra' piu' volare.
Perso ogni contatto
perso ogni sentimento
perso il battito del tempo
che comprendere non sa.
Io mi chiedo come possa
nella sua indifferenza
se una bestia uccide per la fame
e l'uomo solo per piacere.
Io mi chiedo chi dara'
chi potra' ricucire
quello strappo quel sorriso
che per sempre sanguinera'.

Milano, 21/06/05 10.20 a.m.

pubblicata da Marco Musso il giorno mercoledì 16 novembre 2011 alle ore 16.43

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